MotoGp – Zarco ad Austin ricorda il calcio di Rossi a Marquez: “in Argentina è andata così, ma nel 2015 in Malesia…”

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Johann Zarco parla in conferenza stampa ad Austin dello scontro tra Marc Marquez e Valentino Rossi e della sua prossima gara sul Circuito delle Americhe

Il terzo appuntamento di MotoGp sul circuito delle Americhe inizia con la solita conferenza stampa del giovedì. Tra i piloti che rispondono alle domande dei giornalisti ad Austin non ci sono i due grandi protagonisti della gara in Argentina, Valentino Rossi e Marc Marquez. Dopo lo scontro in pista, il motociclista spagnolo e quello italiano non se le sono mandate a dire nel post gara. Per evitare un’aria pesante i due piloti non sono stati invitati alla conferenza stampa a cui invece hanno presenziano il vincitore del Gp d’Argentina Cal Crutchlow, Andrea Dovizioso, Johann Zarco, Maverick Vinales, Alex Rins e Jack Miller. Il pilota francese, secondo sul podio d’Argentina, Johann Zarco ha commentato la sua ultima gara così:

è bello ottenere il primo podio dopo la seconda gara ed essere vicino alla vittoria. Nell’ultimo giro ero vicino a Cal (Crutchlow, ndr) e pensavo ‘cosa posso fare per vincere?’, ma è stato difficile e sono stato felice anche di essere al terzo posto in campionato. La gara in Qatar è stata una buona gara, che mi ha dato fiducia anche sapendo che Marquez è forte qui, posso pensare di fare bene anche qui. Spero di lottare per il podio, abbiamo un anno di esperienza in MotoGp, ora riesco a capire meglio la moto e analizzare meglio il circuito. La pista ad Austin è complicata, ci sono 20 curve, c’è un primo settore con diversi cambi di direzione, nell’ultimo settore molte curve. È importante parlare con i tecnici, devo cercare una direzione sulla quale lavorare. Non voglio dire che lotteremo solo per le posizioni del podio. Hai sempre il desiderio di vincere, poi vedremo come saremo dopo le prove, mi piacerebbe capire come mai Marquez è così veloce qui.

Sulle scelte della safety commission in Argentina poi Zarco ha ammesso:

la gara in Argentina è stata diciamo ‘speciale’, di cosa possiamo parlare in safety commision? Non lo so quali penalità si possono assegnare, bisogna analizzare le azioni e le penalità non sono mai uguali. Bisogna cercare di gareggiare nel mondo giusto e accettare che è una lotta, ma cercare di mantenere questa lotta sempre nei limiti.

Su quello che dopo il secondo posto in Argentina si aspetta dalla sua stagione, Zarco dice:

l’anno scorso ho chiuso  la stagione in crescendo e le aspettative per questa stagione erano mantenere lo stesso passo e arrivare in prima fila per avere l’opportunità di salire sul podio e vincere. Sono in linea con le mie aspettative. Quando sei al terzo posto in campionato e vedi che i problemi possono capitare anche ai piloti dei team ufficiali capisci che tutyo può accadere. Posso vincere se continuerò così potrò avere un sorpresa nella classifica finale di campionato.

Sullo scontro Rossi-Marquez in Argentina poi Zarco ha affermato:

abbiamo Valentino  (Rossi, ndr) che è il primo dio e poi Marc (Marquez, ndr) che è secondo dio. Marc ha incassato la penalità, non ha fatto punti, non poteva andargli peggio. Nel 2015 quello che è accaduto in Malesia è stato strano, Valentino tirò un calcio a Marquez e Stoner disse che sarebbe dovuto essere da bandiera nera, invece finì la gara forse anche a podio.  Vale poi partì dall’ultimo posto a Valencia, ma si sapeva che con la sua velocità sarebbe finito quarto. È difficile dire chi ha ragione è una questione tra i due piloti. Bisogna trovare una soluzione insieme. È vero c’è qualcuno che può dirci quello che dobbiamo fare, ma poi decidiamo in pista. Nella race direction ci sono brave persone che fanno un ottimo lavoro. Dipende da noi, noi dobbiamo pensare alla nostra sicurezza. Lo scontro non mi condiziona a livello personale, magari anche i tuoi amici ti chiedono che gara pazza è stata, ma spero che questo non porti aspetti negativi al nostro campionato. Questa situazione difficile potrà dare l’opportunità di strappare la vittoria agli altri piloti, potrebbe essere qualcosa di positivo.

 

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