A tutto Bonucci: “le parole di Buffon figlie della frustrazione. Champions alla Juve? Ecco cosa avrei provato”

SportFair

Leonardo Bonucci ha analizzato vari temi nel corso della sua presenza a Tiki Taka, il difensore del Milan è tornato a parlare anche di Juventus

Bonucci
LaPresse/Spada

La Juventus rappresenta il suo passato, il Milan il suo presente e su questo Leonardo Bonucci vuole concentrarsi per provare a raggiungere i proprio obiettivi stagionali. La lunga parentesi bianconera è alle spalle, c’è un piazzamento Champions da conquistare con i colori rossoneri addosso, anche se non sarà per nulla facile. Il voto a quest’annata del Milan è positivo, ma potrebbe ancora salire in attesa della finale di Coppa Italia e di un piazzamento europeo. Ospite a Tiki Taka, Bonucci ha parlato di questi ed altri temi, soffermandosi anche sulla Juventus:

“Voto alla stagione del Milan fino a questo momento? Sei e mezzo. L’obiettivo era tornare in Champions? Le aspettative erano quelle, ho accettato questa sfida con questo sogno che è quello di poter giocare la Champions con il Milan. Ora è difficile, ma siamo ancora in corsa e non è un’utopia. Certo, dovremmo vincerle tutte da qui alla fine. Cosa sarei disposto a fare se dovessimo andare in Champions? Potrei farmi la barba bionda. Juventus? In Champions siamo stati grandi anche se quando arrivi in finale sarebbe meglio vincerla. La partita di Cardiff ha fatto più male di quella di Berlino. Forse eravamo troppo convinti di essere più forti del Real che non aveva fatto un camino esaltante. Invece nel secondo tempo ci hanno messo in grande difficoltà. Se la Juve avesse vinto la Champions senza di me quest’anno? A livello personale sarebbe stato un duro colpo ma l’avevo messo in preventivo perché la Juventus resta una squadra forte a prescindere da me. Mi dispiace per Gigi e per Giorgio e per tutti i ragazzi perché se lo meritavano. Essere 3-0 a Madrid non è da tutti. Le proteste di Buffon? In questa lunga carriera penso che Gigi si sia costruito un’immagine perfetta del calciatore. Non si è mai lamentato, non ha mai puntato il dito contro gli altri ed è sempre stato un elemento di aggregazione. Le parole di Madrid sono frutto di una frustrazione di qualcosa che è rimasto incompiuto. Dispiace perché vincere la Champions sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una carriera perfetta”.

Buffon
Lapresse

La partita dello Stadium è stata un’emozione particolare per Bonucci, riuscito anche ad andare in gol davanti ai suoi ex tifosi, protagonisti di una miriade di fischi nei suoi confronti. Il difensore del Milan però spiazza tutti:

“I fischi mi hanno caricato di più. Sono per la libertà d’espressione poi il tifoso paga il biglietto e può farlo. Io sono un giocatore che ci mette sempre la faccia. Anche negli anni passati alla Juventus l’ho sempre fatto. Fa parte del mio carattere e al Milan ancora di più perché sono il capitano. Ma non è un peso, quando c’è da proteggere quello che conta di più che è lo spogliatoio, sono sempre davanti a tutti. Mi è pesato tantissimo non giocare contro il Napoli. Ho dato tutto alla Juventus e farò lo stesso ogni volta che indosserò la maglia del Milan. Meglio a difesa a tre o a quattro? A tre ho più libertà di impostare, a quattro ho una sezione di campo più limitata. Sono nato giocando a quattro con Ventura. Differenze Montella-Gattuso? Dal punto di vista fisico è cambiato qualcosa con Gattuso, ogni allenatore ha la propria idea di calcio. Montella ha riportato in Europa il Milan e penso che basti questo per dirgli grazie. In questa stagione si è inceppato qualcosa nell’ingranaggio e siamo stati veramente brutti da vedere”.

donnarumma
LaPresse/Spada

Leonardo Bonucci poi si sofferma sui tanti giovani presenti nella rosa del Milan, partendo in primis da Donnarumma, protagonista di una super parata contro il Napoli:

“Gigio è forte ma ha tantissimi margini di miglioramento, per questo spesso io lo stimolo attaccandolo un po’ quando commette qualche errore. Lo insulto un pochino ma in modo affettivo, sa che lo faccio per il suo bene. Il materiale c’è ma bisogna lavorarci ancora per renderlo unico. Reina può fare il suo secondo? Non vedo perché non possano coesistere. Cutrone? Mi piace perché mi rivedo in lui. Non molla mai, anche lui a volte va reindirizzato sulla giusta via ma è uno di quei giovani talenti italiani che farà strada. 

Condividi