L’inter passeggia sul Cagliari, Cancelo e Rafinha da applausi! Qualità e talento ‘mai visti’ in nerazzurro: il riscatto è obbligatorio

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L’Inter stende il Cagliari con un netto 4-0. Tra le fila dei nerazzurri brilla il talento di Cancelo e Rafinha: il loro (costosissimo) riscatto è obbligatorio

La 33ª giornata di Serie A si apre con Inter-Cagliari, la sfida del martedì sera che dà il via al turno infrasettimanale di Serie A. Punti importanti in palio, per due obiettivi diametralmente opposti: l’Inter è obbligata a vincere (dopo aver raccolto due pareggi e una sconfitta nelle ultime 3) per ritornare in zona Champions, il Cagliari ha bisogno di staccarsi definitivamente dalla zona retrocessione. La gara del Meazza è senza storia: nonostante le solite difficoltà a sviluppare un gioco ragionato, che non viva del talento dei singoli, l’Inter riesce a superare i sardi con un netto 4-0 che porta la firma di Cancelo, Icardi, Brozovic e Perisic. Un Cagliari letteralmente inerme ha favorito un’Inter che, come detto, è ben lontana dall’essere una squadra in grado di esprimere un gioco spumeggiante. Il problema è una semplice mancanza di qualità, particolarmente nella fase di uscita del pallone e/o di costruzione della manovra. Per intenderci ci stiamo riferendo a difesa e centrocampo.

AFP/LaPresse

Un divario qualitativo evidenziato dagli arrivi di Joao Cancelo e Rafinha. Il terzino portoghese ha portato una vera e propria ventata di aria fresca, non solo in nerazzurro (i tempi di Nagatomo sembrano così distanti…), ma nell’intera Serie A: un terzino dai piedi buoni, come dimostra la fiducia di Spalletti che gli affida spesso angoli e calci di punizione, capace di abbinare tecnica e facilità di corsa, tanto da essere anche una buona alternativa nel tridente offensivo. Migliorabile in fase difensiva, ma è nel campionato adatto, a patto che non venga ‘snaturato‘.

Rafinha
LaPresse – Spada

Il talento di Rafinha invece non si scopre di certo oggi. Tocco di palla vellutato, visione a 360°, rapidità di gioco e di pensiero: il brasiliano è l’anima della mediana interista. In un centrocampo abituato in passato a Kondogbia, Medel, Kuzmanovic, Felipe Melo (ma anche ai più recenti Gagliardini e Vecino) non sembra vero poter contare su un giocatore del genere in grado di parlare la stessa lingua calcistica di Icardi e Perisic. Entrambi hanno un riscatto molto alto, fissato a 35 milioni (Rafinha con 3 di bonus in più). Per quanto riguarda la situazione Cancelo, si fa fatica a pensare di spendere 35 milioni per un terzino, ma se le alternative in Serie A nel ruolo sono De Sciglio, Bruno Peres o Hisaj uno sforzo lo si potrebbe anche fare, utilizzando magari Kondogbia (già al Valencia) come contropartita. Rafinha è un giocatore che se integro vale tranquillamente i 35+3 proposti dal Barcellona. Due riscatti diventati un costosissimo obbligo: se l’Inter vuole dare continuità ad un progetto e svoltare dal punto di vista qualitativo, Cancelo e Rafinha devono essere due punti fermi dai quali ripartire. Magari con aiutino economico dalla Champions

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