Golden State Warriors – Steve Kerr e l’esempio Popovich: “mi ha insegnato come gestire le stelle, ecco cosa chiedo loro”

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Steve Kerr ha svelato di aver imparato a gestire le stelle presenti negli Warriors seguendo l’esempio di coach Popovich

I Golden State Warriors sono una macchina quasi perfetta: un attacco letale, una difesa solida e un roster pieno di stelle. Il tutto tenuto insieme dal collante chiamato Steve Kerr. Il coach dei Warriors, protagonista silenzioso del successo Warriors, è in realtà il vero artefice delle 3 finali NBA giocate in 3 anni (2 vinte). Quello che più ha sorpreso di Steve Kerr è il modo in cui, senza avere una grande esperienza come allenatore, sia riuscito a gestire talenti del calibro (e della personalità) di Curry, Green, Iguodala e Durant. Coach Kerr ha svelato di aver imparato a gestire le stelle da un vero e proprio maestro come coach Popovich, nel periodo in cui ha giocato nei suoi San Antonio Spurs dal 1998 al 2001 e poi nel 2002-03:

“Pop era davvero saggio. Lui conosceva ragazzi come me, noi non eravamo i bersagli giusti (a cui urlare contro). Tu devi conoscere chi ti ascolta. Devi conoscere la tua squadra”

La conferma di questa abilità arriva direttamente da Steph Curry che ai microfoni del Mercury News ha elogiato il proprio coach:

“Questo è il modo in cui siamo partiti quando ha inizialmente firmato con la squadra. Ne abbiamo parlato… Era qualcosa a cui voleva educarci per stabilire la cultura e l’identità di imporsi come coach. Si aspettava che io fossi capace di coglierlo. E dal primo al 15esimo, lui è riuscito a mantenere tutti responsabili e non ha dovuto preoccuparsi di ferire i sentimenti delle persone”

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