Elia Viviani a SportFair: “la Quick Step Floors inizia ogni gara per vincere, non come alla Sky…. Al Giro d’Italia sogno di vincere la tappa di Roma”

SportFair

Elia Viviani analizza il suo inizio di stagione con la Quick Step Floors e rivela i suoi sogni per il Giro d’Italia

elia viviani
Massimo Paolone/LaPresse

Elia Viviani sta dimostrando a tutti di essere un corridore eccezionale. In questo inizio di stagione è riuscito a vincere una tappa al Tour Down Under e una al Dubai Tour. Attualmente il velocista della Quick Step Floors è il leader della classifica generale della corsa araba a due frazioni dal termine. Elia Viviani dopo l’addio al Team Sky ha immediatamente ripreso a correre con continuità, e soprattutto a vincere. Il velocista sarà sicuramente uno dei protagonisti sia delle classiche di un giorno che per le grandi corse a tappe in questa lunga e impegnativa stagione. Nel 2017 il neo ciclista della Quick Step Floors non ha corso nessun grande giro, mentre in questa stagione sarà ai nastri di partenza del Giro d’Italia. Elia Viviani è uno dei candidati alla vittoria della maglia ciclamino e soprattutto a dare spettacolo lungo tutte le strade italiane. Le sue volate sono perfette grazie ad un treno organizzato e ben strutturato (da anni la Quick Step Floors domina la scena grazie ad una sinergia con i suoi migliori uomini). Il ciclismo azzurro ha ritrovato un ciclista forte e spietato nelle volate, per la gioia del Ct Davide Cassani, sulle orme di una grande tradizione da Cipollini a Petacchi. La Quick Step Floors in queste prime uscite non ha risentito dell’addio di Marcel Kittel, anzi, sia grazie alle abilità di Fernando Gaviria che con quelle di Elia Viviani, il team di Lefevere è diventato ancora più forte.

Ai microfoni di SportFair, il ciclista della Quick Step Floors ha spiegato quali saranno i suoi obiettivi stagionali, i suoi sogni e del bellissimo ricordo delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Come ti stai trovando con la Quick Step Floors?

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Massimo Paolone/LaPresse

“Mi sento a casa, è stato un cambiamento facile e ma mi sento fortunato ad aver avuto questa possibilità. Conoscevo già la maggior parte dei corridori del team, come Sabatini, Richeze, Keisse, Gaviria, Gilbert, e Stybar, il che ha reso tutto più facile”.

Quali sono le differenze tra il Team Sky e il team di Lefevere?

“Semplice: nel team Sky si pensa solo agli scalatori e alle classifiche generali, mentre qui si inizia ogni gara con l’obiettivo di vincere, e ho un buon supporto per lo sprint. Sono sicuro che ciò farà la differenza”.

Sei soddisfatto delle tue prestazioni al Tour Down Under?

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Fabio Ferrari/LaPresse

“Sì, ho passato un buon inverno e mi sento veramente bene sulla bici. Vincere così presto nella stagione è fantastico. Sono molto deluso del secondo posto al Cadel Evans Great Ocean Race, ma è così che va nel ciclismo. Così vicino, eppure solo secondo”.

Nelle volate hai duellato con Sagan, Greipel ed Ewan e in una tappa li hai battuti. Tra questi corridori chi sarà il tuo principale avversario nel corso della stagione?

“Sagan sembra essere, come gli anni precedenti, l’avversario da battere nelle classiche e nelle volate ridotte. Per quanto riguarda i velocisti, Greipel si è mostrato molto forte e sembra uno dei più veloci”.

Dopo il Dubai Tour, a quale corsa parteciperai?

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Fabio Ferrari/LaPresse

“Abu Dhabi Tour, Paris-Nice, Milano-Sanremo, Gent-Wevelgem”.

Quali saranno i tuoi obiettivi per il Dubai Tour?

“Il mio obiettivo per il Dubai Tour è innanzitutto vincere delle tappe. Mi piacerebbe anche vedere come posso migliorare nel treno-volata. Stiamo andando nella giusta direzione e stiamo migliorando ogni giorno che passa. A seconda di come andrà il tutto, potremmo anche puntare alle classifiche generali ma vedremo mano a mano”.

Come sta andando la tua convivenza con Fernando Gaviria?

elia viviani“Molto bene, Fernando è un grande ciclista e un bravo ragazzo! Siamo fortunati, nel senso che ci stiamo allenando con due gruppi diversi per il treno-volata. Lui ha il suo gruppo, io il mio; il che vuol dire che faremo programmi diversi. Ci vedrete insieme alle classiche, ma lì correremo per il team come un’unità. Quello è importante! Infatti, è la cosa più importante qui, che corriamo e vinciamo come una squadra!”.

Hai già segnato le tappe del Giro d’Italia più adatte alle tue caratteristiche? Quale ti piacerebbe vincere più di altre?

“Tutte le tappe di volata sono buone. Voglio vincerne il più possibile, ma l’ultima a Roma sarebbe proprio speciale”.

Quale ti piacerebbe vincere?

Elia Viviani
Credits: Quick Step Floors

“Sarebbe fantastico vincere quella a Roma ma spero di essere già a buon punto prima di Roma e lotterò ogni giorno per raggiungere la tappa finale con una o due vittorie in tasca”.

Filippo Ganna potrebbe diventare il ‘Nuovo Elia Viviani’ della Pista?

“Pippo è un ciclista diverso da me, è un giovane fenomenale. Può essere il leader del nostro team ad inseguitori e credo anche che possa battere il record mondiale di inseguimento individuale. Inoltre, su strada potrebbe essere uno dei campioni delle prove a tempo, e perché no, anche delle classiche”.

Sei orgoglioso dell’impulso che il tuo emozionante oro di Rio de Janeiro ha dato a tutto il movimento della pista in Italia, soprattutto in ottica futura? Chissà quanti bambini quella sera vedendoti trionfare in quel modo si sono avvicinati a questa bellissima disciplina… Che messaggio vuoi mandargli?

LaPresse/Reuters

“Certo, la medaglia d’oro è stata la vittoria migliore della mia carriera e non può essere paragonata con qualsiasi altra corsa alla quale io abbia preso parte. E’ qualcosa di più grande, che va oltre il ciclismo, è un obiettivo nel mondo dello sport e sì, è una sensazione davvero speciale diventare campione olimpico. Si possono già vedere gli effetti, il team italiano di ciclismo su pista è molto forte ora, sia quello femminile che maschile, siamo gare a tempo che gare di gruppo. Ci sono così tanti giovani talenti che sognano la medaglia olimpica. Mi sento molto orgoglioso”.

Ci racconti come è nata la tua passione per la MotoGp?

“Valentino Rossi è la ragione principale. In Italia è il campione di ogni bambino, lo seguo sempre in tv e, quando è possibile, vado a vedere un Gran Prix, proprio come ho fatto lo scorso novembre a Valencia”.

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