MotoGp, Capirossi senza freni: “Ducati competitiva, Lorenzo dimostri di valere Dovizioso. L’erede di Rossi? Dico che…”

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Presente allo stand Superbike del Pitti immagine, Loris Capirossi ha parlato della Ducati e del futuro di Valentino Rossi

LaPresse/Marco Alpozzi

Dalla Ducati a Valentino Rossi, soffermandosi sui nuovi piloti italiani emergenti che potranno tenere alta la bandiera tricolore. Sono questi gli argomenti principali trattati da Loris Capirossi oggi a Firenze durante la visita allo stand Superbike del Pitti immagine, una chiacchierata interessante con i media che ha svelato le sensazioni dell’ex ducatista sulla stagione che sta per cominciare

Penso che anche il 2018 sarà un super anno, il 2017 è stato entusiasmante con gare molto belle e combattute. Si partirà fra poco con i primi test a Sepang, speriamo nella riconferma della Ducati, Lorenzo sarà sicuramente molto più competitivo, conosce meglio la moto e poi c’è sempre Valentino Rossi che è un combattente, è sulla soglia dei 39 anni ma ha ancora tantissima voglia. Penso che sarà ancora un bel campionato“.

Soffermandosi poi sulla situazione in casa Ducati, Capirossi ha sottolineato come Lorenzo dovrà dimostrare di essere al livello di Dovizioso:

“L’anno scorso Dovizioso ha fatto un campionato strepitoso, è stato bravissimo, mentre Lorenzo dovrà dimostrare di essere competitivo almeno come lo è stato il compagno di team l’anno scorso. Secondo me la Ducati ha un pacchetto molto competitivo, la moto sta funzionando davvero molto bene, quindi anche lo spagnolo potrà essere un protagonista, perché nessuno mette in dubbio il talento di Lorenzo”.

Messo da parte l’argomento Ducati, Capirossi ha parlato anche di Rossi e della sua Yamaha sottolineando inoltre come sarà difficile trovare l’erede del pesarese:

“Valentino non deve dimostrare niente a nessuno, tutti conosciamo il suo talento. L’anno scorso ha avuto un po’ di sfortuna con l’infortunio prima del Mugello e poi quello più grave prima di Misano. Quest’anno dovrà partire nel modo migliore, sappiamo che è senz’altro veloce però combattere con ragazzi che hanno magari 15-16 anni meno di te non è mai facile. Lui, però, ha ancora voglia, ha grandi stimoli e secondo potrà essere ancora protagonista. Speriamo che anche la Yahama lo aiuti perché l’anno scorso la moto è stata competitiva all’inizio e poi si è un po’ persa durante la stagione. Il suo erede? E’ difficile da individuare. Senza dubbio lui è un grandissimo traino per il motociclismo sarà dura quando deciderà di fermarsi. Adesso devo dire che l’Italia sta sfornando tanti giovani nuovi, la sua accademia sta portando tanti ragazzi che stanno crescendo molto, Morbidelli, che ha vinto il Mondiale l’anno scorso, in primis. Però è ancora presto per pensare al suo successore, trovare un personaggio come è stato e come è Valentino non è facile”.

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