La rivoluzione in tre mosse: così Gattuso ha cambiato il Milan spazzando via i fantasmi di Montella

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Gennaro Gattuso ha dato la svolta al Milan: una rivoluzione in tre mosse che ha cancellato il (pessimo) ricordo di Montella e della vecchia gestione tecnica

LaPresse/Spada

Una rivoluzione in tre mosse, che non ha guarito completamente il grande malato Milan, ma che di certo ha dato una svolta all’interno dell’ambiente rossonero. Un gruppo depresso e poco motivato dalla precedente gestione Montella e adesso rinvigorito e nuovamente con il ‘sangue agli occhi’ dalla gestione Gattuso. Perchè il primo obiettivo del nuovo staff tecnico è stato proprio quello di compattare un gruppo che mostrava evidenti fratture al suo interno: l’inserimento problematico di Bonucci all’interno dello spogliatoio (i malumori per la fascia di capitano a lui consegnata ci sono stati eccome), l’ambientamento problematico dei nuovi acquisti, Hakan Calhanoglu su tutti. Compattezza di gruppo come primo tassello della rivoluzione.

Fattore fisico

Gattuso, allenamento Milan
LaPresse/Spada

Il secondo fattore è fisico: la (non) preparazione svolta durante l’estate sotto la gestione Montella ha fatto sì che Gattuso trovasse un Milan in ginocchio dal punto di vista della corsa, dell’intensità e della tenuta fisica. Ecco allora l’intervento massiccio con carichi di lavoro durissimi che hanno penalizzato la squadra nelle prime uscite ma che adesso iniziano a dare i frutti sperati, nonostante la squadra non non ‘regga’ ancora per novanta minuti,

Fattore tattico

Bonucci e Gattuso
LaPresse/Spada

Il terzo fattore è quello tattico: dopo una prima settimana di difesa a tre, Gattuso ha riportato i tasselli al loro posto più idoneo. Ritorno al 4-3-3 con Bonaventura nei tre di centrocampo, Calhanoglu estero offensivo del tridente e soprattutto una base solida di formazione: undici titolare che varia poco e lo fa solo per esigenze di turnover o squalifiche. Ricordate le 23 formazioni diverse in 23 partite della gestione Montella? Spazzate via. Così come gli ultimi strascichi della vecchi gestione che a Milanello ormai è solo un vecchio (e poco piacevole) ricordo.

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