Modena Fiere: grandi progetti per la 24ª edizione dello Skipass

SportFair

I grandi progetti di collegamento a fune sono al centro del dibattito organizzato da La Stampa nella cornice di Skipass, nella giornata di apertura della manifestazione di Modena Fiere, venerdì 27 ottobre alle ore 15.00

Il futuro degli impianti funiviari, simboli del turismo di montagna, è al centro di uno dei principali momenti di confronto che caratterizzano la 24esima edizione di Skipass, il Salone del Turismo e degli Sport invernali (dal 27 al 29 ottobre). Modena Fiere ospita nella sua giornata di inaugurazione, venerdì 27, alle ore 15.00, un evento speciale, organizzato da La Stampa. L’incontro, moderato da Luca Ubaldeschi, vicedirettore vicario del quotidiano, introdurrà i progetti più innovativi e significativi legati alla “montagna per tutti”, da raggiugere tramite collegamenti e tecnologie puliti. Un ambiente che diventa quindi fruibile da sempre più persone, sia in inverno – grazie all’impegno, agli investimenti e ai servizi erogati dagli operatori che consentono, anche in carenza di neve naturale, di garantire la soddisfazione di milioni di visitatori – che in estate, quando ad attrarre i visitatori è la possibilità di praticare sport ad alta quota, a piedi o in mountain bike.

Tra gli ospiti Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che rappresenta il 90% del mercato – oltre 1500 impianti in tutto il paese, sulle Alpi e sugli Appennini. Protagonisti saranno gli stakeholder, imprenditori, amministratori, che racconteranno lo stato dell’arte dei principali progetto in atto e tracceranno un quadro più preciso delle prospettive di sviluppo legate alla mobilità in montagna, in un’ottica che parte dai singoli territori per abbracciare tutto il Paese. L’occasione per approfondire una visione che integri ambiente, sport, turismo, occupazione, economia.

Recentemente, anche – ma non solo – su impulso dei Mondiali 2021 assegnati a Cortina d’Ampezzo, si stanno aprendo nuovi scenari per la mobilità in montagna. Le novità più interessanti riguardano i collegamenti, che associati al rinnovo degli impianti in chiave sostenibile rappresentano un volano per l’economia. Un sistema che moltiplica esponenzialmente l’attrattiva turistica dei territori in un’ottica sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico, e costituisce un fondamentale sostegno alla lotta allo spopolamento dei paesi di montagna, specialmente sugli Appennini.

I progetti: una panoramica

Proprio gli Appennini sono al centro del progetto che unirà Corno e Doganaccia. Le regioni Toscana ed Emilia Romagna hanno deciso di allearsi e creare un unico comprensorio di oltre 120 km tra Abetone, Corno alle Scale e Cimone, raggiungibili con un unico Skipass. Un’idea che valorizza e mette in rete l’“esistente”, potenziando l’appeal turistico del centro-nord Italia. Il progetto include un’operazione di riammodernamento degli impianti attualmente presenti, e non implica un maggiore “consumo” di suolo. Un progetto davvero ambizioso quello della Valle d’Aosta, con il comprensorio Alplink, il collegamento funiviario tra la Val d’Ayas e la Valtournenche lungo il vallone di Cime Bianche. La fusione tra il comprensorio di Cervinia-Zermatt e quello del Monte Rosa costituirebbe il terzo carosello sciistico al mondo, in un luogo dove l’alta quota permette di sciare anche in estate. In vista dei Mondiali di sci che si prevede porteranno sulle nostre Dolomiti, solo nelle due settimane di gare, 230 mila presenze, la Fondazione Cortina 2021 ha in serbo un ambizioso piano di interventi mirati. I progetti investiranno le skiarea di Socrepes, Pocol, Tofana e Falzarego, e riguarderanno anche i collegamenti con i paesi e tra le piste, nell’ottica di rendere sempre più fruibile e spettacolare il comprensorio.

Tra i comprensori sciistici dell’Alto Adige la regione 3 Cime Dolomiti, in Val Pusteria, è quella che presenta uno dei più alti potenziali di sviluppo nel prossimo futuro. Solo tre anni fa, la realizzazione del collegamento sciistico tra il monte Elmo e la Croda Rossa ha fatto registrare nel comprensorio un aumento del fatturato del 50%, portando a 100 i km di piste sciabili. Non solo: con la costruzione della nuova stazione di Versciaco, 3 Cime Dolomiti e l’area sciistica di Plan de Corones sono unite da un collegamento ferroviario, offrendo la possibilità di sciare su 200 km di piste. Un altro passo significativo è la pianificazione del collegamento sciistico di carattere internazionale tra Sesto, in Italia, e Sillian, in Austria. I km di piste aumenterebbero fino a 140 e crescerebbe il potere attrattivo turistico dell’area: un risultato raggiungibile senza abbattere alberi e con uno sfruttamento davvero minimo della superficie disponibile.

In fase di progettazione anche il collegamento tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle. Un modo per ridare valore a un valico alpino che nonostante la storia ed il notevole pregio paesaggistico e naturalistico attraversa una fase di abbandono e isolamento. Il collegamento a una stazione affermata come San Martino di Castrozza permetterebbe a Passo Rolle un vero e proprio rilancio in chiave sia invernale che estiva. Al sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, è affidato l’ultimo intervento: il piccolo comune in provincia di Rieti è al centro di un progetto di grande valore sociale che punta allo sviluppo e alla protezione di un’area duramente provata dal terremoto dell’agosto 2016. Cittareale, a poca distanza da Amatrice, sede di un liceo sportivo, potrebbe vivere una fase di rinascita grazie alla riqualificazione gestionale e professionale della stazione sciistica, che diventerebbe un luogo ideale per l’avviamento allo sport e alla montagna in generale. Un progetto che arginerebbe il fenomeno dell’abbandono del territorio. Intorno a quest’idea si sta costituendo una piccola squadra, per gettare le basi di un futuro legato al turismo.

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