Juventus, Morata da non credere: “allenarmi con Chiellini? Come essere con un gorilla in gabbia”

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C’è tanta Juventus nei ricordi di Morata, le confessioni dell’attaccante del Chelsea sono davvero da non credere: “con Chiellini e Bonucci”

Morata
LaPresse/PA

Juventus, senti Morata – Se per due anni ti alleni ogni giorno misurandoti con difensori come Chiellini e Bonucci, non puoi avere paura di nulla. L’impatto di Alvaro Morata al Chelsea è stato promettente, con l’attaccante spagnolo gia’ a segno tre volte nelle prime 4 giornate. E l’ex bianconero non e’ affatto pentito della scelta. “Zidane voleva che rimanessi e io ero felice a Madrid ma non potevo rimanere per fare panchina – racconta al ‘Daily Mail’ – Arriva un momento in cui hai bisogno di giocare, crescere e abbandonare quella zona in cui ti senti a tuo agio, sicura. Sono ambizioso e ho fame di vittorie. In estate mi sono arrivate varie offerte, non solo di Chelsea e Manchester United ma anche da altri campionati. Ma la chiacchierata migliore e più importante e’ stata quella con Conte, che voleva che lo raggiungessi. A inizio estate pensavo che il Chelsea cercasse un attaccante diverso ma quando ho saputo che Conte mi voleva, non ci ho pensato due volte e ho fatto di tutto perche’ il trasferimento andasse a buon fine. Mi sento in debito con lui, mi volle alla Juventus ma andò via presto per allenare l’Italia. Ho sempre voluto giocare per lui dopo allora, furono solo due mesi ma fu come se ci conoscessimo da sempre”.

Morata Real Madrid
LaPresse/EFE

Juventus, senti Morata – Nonostante la giovane eta’, Morata ha avuto modo di conoscere quasi tutti i migliori allenatori in circolazione. “La settimana scorsa ho visto una foto della riunione dei tecnici alla Uefa e ho pensato: ‘ho giocato agli ordini di Zidane, Ancelotti e Mourinho al Real, poi per Allegri alla Juve e ora sono con Conte. Mi mancano solo Guardiola e Klopp’“. L’impatto con Londra non è stato facile (“all’inizio sentivo tanta pressione, il prezzo del tuo cartellino pesa e ho sbagliato un rigore nel Community Shield”), poi pero’ le cose sono andate meglio e con Morata che fin qui ha sempre segnato di testa. “Basta che segno, un gol è un gol – sorride – Al Real mi allenavo con Cristiano Ronaldo che quando lo vedi saltare per colpire di testa e’ una potenza, una bestia. Alla Juve studiavo Llorente, come aggrediva gli spazi e dirigeva le sue incornate. La scorsa settimana avevo come avversari Morgan e Maguire – il riferimento ai due difensori del Leicester – due tipi abbastanza grossi, ma sono riuscito a infilarmi fra loro due e segnare. Bisogna essere intelligenti. Alla Juve mi allenavo contro Chiellini e Bonucci ogni giorno. Giocare contro Chiellini è come entrare nella gabbia di un gorilla per cercare di togliergli il cibo: un colpo, un altro colpo, un altro colpo… Pepe al Real non mi colpiva così tanto“. Vicino ai Blues già nell’estate 2016 (“dissi a Conte che se un giorno avrei lasciato il Real sarebbe stato solo per il Chelsea”), Morata è arrivato a Londra da attaccante maturo. “Nei periodi in cui non riesci a segnare diventi matto – spiega – Alla Juve ci fu una stagione in cui erano passati 100 giorni senza che segnassi. Cambiai macchina, taglio, scarpe pur di mettere fine a quel digiuno. E lo spogliatoio mi aiutò molto“. (ITALPRESS).

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