Juventus, il rigore e la giustizia Var: quando la tecnologia alimenta (ugualmente) la cultura del sospetto

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Il rigore prima dato e poi ‘annullato’ alla Juventus, il web che si scatena e quel legame tra Var e cultura del sospetto

LaPresse/Fabio Ferrari

Juventus e il caso Var – C’era chi non aspettava altro e al 19esimo minuto del secondo tempo della sfida tra Juventus e Fiorentina ha visto la sua tesi complottistica assumere contorni ormai quasi insperati. Badelj stende Matuidi al limite dell’area, l’arbitro concede rigore alla Juventus, ma il Var cambia decisione assegnando solo punizione dal limite dell’area ai bianconeri. E sul web il tam-tam è diventato virale: “i soliti arbitri a favorire la Juventus, ma adesso con il Var…”, un commento dietro l’altro, cultura del sospetto all’italiana.

Dybala
LaPresse/Marco Alpozzi

Juventus e il caso Var – Quando invece, forse, servirebbe soltanto dire che l’occhio umano non può essere infallibile e che la tecnologia ormai è irrinunciabile anche nel mondo del calcio, specialmente quando si stratta di centimetri e di decisioni da prendere in pochi secondi. Un sistema Var che va migliorato e soprattutto velocizzato, ma che già è diventato irrinunciabile. E la cultura del sospetto? Quella, purtroppo, nemmeno la tecnologia la eliminerà mai.

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