Vuelta 2017 – Fabio Aru apre ad un clamoroso scenario: “mi aspettavo una domanda sul mio futuro, e se…”

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Fabio Aru e la Vuelta di Spagna: le sensazioni del sardo del team Astana alla vigilia della corsa spagnola, e non manca un commento sul suo futuro…

Inizierà domani la 72ª edizione della Vuelta di Spagna: una Vuelta dei… campioni. Tantissimi infatti i big che parteciperanno alla corsa spagnola, che partirà domani da Nimes per arrivare il 10 settembre a Madrid. Tanti i ciclisti che hanno partecipato al Tour de France e che tornano a sfidarsi sulle strade spagnole: Froome, Aru, Barguil e Bardet, che adesso devono fare i conti con Vincenzo Nibali, che torna dopo il terzo posto al Giro d’Italia.

LaPresse/Reuters

Il sardo, campione italiano in carica, dell’Astana, sicuramente andrà a caccia del riscatto dopo il quinto posto al Tour de France: “Froome sarà l’uomo da battere. Poi gli altri sono più o meno sullo stesso piano: Nibali, Majka, Chaves, i fratelli Yates…Bardet e Barguil hanno fatto il Tour de France, in pratica si trovano nella mia stessa situazione. Sono forti, bisogna vedere la condizione“, ha dichiarato Aru in un’intervista a La Gazzetta dello Sport alla vigilia della Vuelta 2017.

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Non ho dubbi sulla mia condizione. Ma non so come sto. Ho preparato il Giro poi ho corso il Tour, ora sono qui alla Vuelta. Ed è la prima volta che affronto due grandi giri di seguito. Di certo dopo il Tour ho recuperato bene, mi sono allenato senza grossi carichi e sono motivato al massimo. Però non ho test che mi possano dare un valore esatto. Anche Froome ha corso il Tour, ma lui già lo scorso anno ha dimostrato che la doppietta con la Vuelta è nelle sue corde: ha vinto in Francia e qui è arrivato secondo”, ha spiegato il Cavaliere dei Quattro Mori.

Impossibile poi non parlare del suo amico ed ex compagno di squadra Vincenzo Nibali, col quale finalmente si ritroverà da rivale: “è forte. Non lo dovrò perdere d’occhio“.

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Sorprese? Ne dico due: Poels, anche se Sky sarà compatta attorno a Froome, e Alaphilippe. Jungels considerato com’è andato al Giro, ci sta, mentre Contador può puntare a vincere. Poi magari strada facendo cambia obiettivo. Però me lo aspetto competitivo“, ha aggiunto Aru prima di analizzare il percorso: “duro già dall’inizio: nella cronosquadre dobbiamo limitare i danni, domenica ci sarà molto vento e lunedì si arriva ad Andorra. E la quinta tappa finisce in salita. I nove arrivi in quota per lo spettacolo non sono troppi. Però noi di classifica saremo sempre a tutta. Ma si può fare, anche se ogni giorno ci saranno distacchi più o meno importanti. Per i velocisti la vedo brutta“.

Infine Aru fa il vago sul suo futuro: “mi aspettavo la domanda. E se restassi all’Astana?

 

 

 

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