Moto2 – Morbidelli tra (altre) vite da ingegnere e da proprietario di… “chiringuito”, Franco sogna già la MotoGp senza dimenticarsi di Valentino Rossi e papà Livio

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A tutto Franco Morbidelli: il 22enne romano tra sogni e futuro. “Il Morbido” a cuore aperto

E’ lui la rivelazione dell’anno: Franco Morbidelli, con i suoi riccioli disordinati, l’aria sempre serena e rilassata e il sorriso stampato in volto sta facendo impazzire tutti gli appassionati delle due ruote, tutti i suoi tifosi e, ovviamente, il suo team, che dopo i successi e le risposte che il pilota sta dando in questa stagione, ha deciso di premiarlo col salto di categoria.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Ultima stagione in Moto2 quindi per il 22enne, che dal prossimo anno sarà alla guida di una MotoGp e sfiderà il suo amico e maestro Valentino Rossi. Morbidelli sta quindi realizzando i suoi sogni ma, se non avesse avuto successo in questo sport che tanto ama, avrebbe avuto un piano B e C veramente interessanti:  “in un’ultra vita avrei fatto l’ingegnere, ovviamente meccanico. Nell’altra avrei aperto un “chiringuito” in spiaggia. Ma forse per questo secondo progetto sarò ancora in tempo a ?ne carriera: lo dico sempre, scherzando, che non giro il mondo per correre nel Mondiale ma è soltanto un pretesto per trovare il luogo giusto per aprire il mio chiosco“, ha scherzato “il Morbido” in un’intervista a MotoSprint.

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Un lungo mese di vacanze, per Franco, come per tutti i suoi colleghi, che il giovane italobrasiliano ha trascorso nella sua seconda casa: “si, anche se ho un piccolo rammarico legato al mio viaggio in Brasile: prima degli eventi promozionali a San Paolo avrei voluto trascorrere qualche giorno alla Praia da Bertioga, che è una capitale del surf, ma qualche ritardo aereo e il meteo inclemente me l’hanno impedito. Mi sono poi allenato in palestra e, da quando è tornato Valentino, anche in moto, al Ranch“, ha raccontato ancora Morbidelli che dopo i suoi ottimi risultati di quest’anno pensa e spera “di non essere più visto come lo scemotto che vive le prime wild card a nemmeno 20 anni“.

“In determinate occasioni, la mia storia mi ha aiutato, perché ho imparato a dare il giusto valore a certe cose. Ho vissuto anche periodi bui, e ringrazio certi momenti, come l’annata in Stock 600, che ?nora è stato l’unico campionato “serio” che ho conquistato, e senza quella vittoria non sarei mai approdato al Motomondiale. Peccato che quella categoria non ci sia più, era un bel palcoscenico per giovani affamati“, ha continuato Franco, prima di soffermarsi sulla figura di Valentino Rossi e il significato che ha per lui allenarsi con un campione del suo calibro: .”è stato il mio idolo sin da piccolo, poi l’ho conosciuto, abitando vicino a lui, ed è stato con me nei momenti belli, e soprattutto è stato pronto ad aiutarmi nei periodi dif?cili, da amico vero. E poi mi ha insegnato tanto tantissimo, non soltanto a livello motociclistico. L’ho sempre paragonato a Messi, che è il calciatore numero uno in attività, ma essendo per metà brasiliano farei meglio ad accostarlo a Pelé“.

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Morbidelli ha poi aperto il suo cuore, raccontando come ha affrontato la scomparsa di suo padre: “mi ha messo lui sulla minimoto a due anni e mezzo. E mi ha insegnato che serve impegnarsi tanto, qualunque sia l’attività. Se vuoi fare qualcosa, bene, falla, ma assicurati di farla al tuo massimo, con serietà. È stato questo il mio approccio con le moto. Dopo la sua morte mi sono buttato a capo?tto nello sport, impegnandomi e restando concentrato sulla moto, senza buttarmi giù di morale. In molti casi lo sport aiuta chi deve superare momenti di questo tipo: io sono un esempio. In quel 2013 vinsi la Stock 600, un trionfo che mi ha aperto la porta sulla Moto2“.

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La MotoGP me la sogno già di notte! Nella mia mente ho svolto una quantità impressionante di test, sono diventato un grande collaudatore di notte. Nei sogni è sempre bellissima e docile, perfetta. Ma non sono sicuro che sarà così anche nella realtà… Sono curioso di capire cosa proverò quando avrò a che fare con potenza, frenata e gomme da MotoGP“, ha concluso infine pensando al suo futuro nella categoria regina.

 

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