Il Var o la Var? Ce lo dice l’Accademia della Crusca

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E’ più giusto dire il Var o la Var? A sciogliere tutti dubbi in merito alla forma corretta da utilizzare è l’Accademia della Crusca

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LaPresse/Fabio Ferrari

Var, la posizione dell’Accademia della Crusca – E’ più corretto dire ‘il Var o la Var’? La novità dell’introduzione della tecnologia nel mondo del calcio supera i confini del rettangolo di gioco fino ad arrivare alle questioni di linguaggio (scritto e parlato). Qual è dunque la forma più corretta da utilizzare? A fare è chiarezza è l’Accademia della Crusca, che prende così posizione sull’argomento: “Var è l’acronimo di Video Assistant Referee e sicuramente è più corretto il maschile. La traduzione in italiano sarebbe assistente video dell’arbitro. Le sigle  prendono il genere  dal nome principale che ne esplicita il significato, in questo caso assistant, assistente. Nella lingua italiana poi quando le parole vengono dall’inglese, a meno che non ci sia qualcosa di specifico che riporti al femminile, hanno sempre il maschile, perché  assolve la funzione del neutro. In  Var, inoltre, ci sono tutti sostantivi che italiano hanno un corrispettivo maschile”.

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LaPresse/Garbuio

Var, la posizione dell’Accademia della Crusca – Dire (o scrivere) la Var non è però del tutto sbagliato: “a volte  una sigla viene utilizzata come aggettivo, ad esempio Tav può essere il  treno ad alta velocità o la linea ad alta velocità. Quindi se si intende come tecnologia o come la vecchia moviola può essere pure la Var. Ma siamo solo agli inizi, per una versione definitiva bisognerà analizzare  come la parola Var  sarà utilizzata da giornali e tv. Come cioè entrerà nel linguaggio comune”, riporta l’Accademia della Crusca.

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