Scherma-Mondiali di Lipsia, Rossella Fiamingo sicura: “sono preoccupata ma punto al podio”

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Rossella Fiamingo si prepara ad affrontare il Mondiale di Lipsia, dove andrà a caccia del podio nella spada femminile

Non c’e’ due senza tre, anche se nella storia della scherma nessuno ha mai vinto tre Mondiali di fila. Ci provera’ a Lipsia la catanese Rossella Fiamingo, che nella spada ha vinto le ultime due rassegne iridate a Kazan (2014) e Mosca (2015).

Non ho acciacchi e quindi posso dire che sto bene” ha detto l’olimpionica alla vigilia della sua gara dopo aver donato una delle sue tute per il progetto “Donate your fencing Gear” promosso dalla Fie. “Quello che succedera’ non si sa perche’ nella scherma e’ cosi’, sono un po’ preoccupata ma e’ normale che lo sia, perche’ comunque ho qualcosa da perdere. Punto al podio perche’ dopo tre anni di fila che vado in finale anche un podio non sarebbe male, pero’ se mi dovessi trovare li’ a dovermi giocare la finale non mi accontenterei sicuramente” ha detto sorridendo. “L’idea per domani e’ di fare una gara pensando al primo incontro e vedere come va e poi avanti cosi’ perche’ ingrano tardi e soffro i primi incontri. Entrero’ in pedana pensando che sia la finale perche’ so che la testa potrebbe farmi qualche brutto scherzo. Cerco sempre di andare oltre e invece devo rimanere sul pezzo“. L’atleta dei Carabinieri sente questa vigilia anche piu’ di quella olimpica a Rio.

In quella occasione forse ero meno preoccupata, dormivo meglio, qui sono un po’ piu’ tesa. Sento molto questa gara, l’idea di passare la mia medaglia a qualche altra mi rode. Ho studiato negli annali e non e’ mai successo che qualcuno abbia vinto tre volte di fila, quindi voglio anche andare contro questa statistica, mi piace l’idea di poter fare un record. Se arrivero’ in finale sara’ difficile non pensarci“. Ripensando alla finale olimpica di Rio a mente fredda “psicologicamente ho sbagliato tanto, e’ stato l’unico momento della giornata in cui mi sono distratta ed ho pensato oltre e la mia avversaria, brava, e’ stata brava ad approfittare. Sono comunque contenta dell’argento che poteva essere anche un terzo o quarto posto. Le sconfitte mi insegnano piu’ delle vittorie e quella di Rio mi ha insegnato tanto, penso che se dovesse risuccedere non commetterei lo stesso errore“. L’anno post olimpico e’ anche servito per rimettersi in “connessione” con l’universita’ tanto che “il prossimo anno mi laureo, mi manca solo il tirocinio e tre materie. Sport e studio? Si puo’ fare: all’Universita’ di Catania il Rettore ha istituito la categoria degli studenti-atleti. Possiamo, ad esempio, fare qualche assenza in piu’ e chiedere qualche sessione di esame strordinaria e questo aiuta tantissimo. Da questo punto di vista sono fortunata e spero che questo metodo possa essere recepito ed attuato anche da altre Universita’“.

Gia’, la Sicilia, Regione che per tradizione regala alla scherma tanti atleti di primo piano tanto da decidere di restarci andando a vivere a Santa Tecla. “Il segreto? Siamo tutti bravi, forti e testardi. Basta vedere i due Garozzo, Fichera, la Santuccio, insomma siamo tutti ragazzi che non ci arrendiamo mai. E poi c’e’ il sole, anche se sono rimasta l’unica a prenderlo. Si puo’ fare, ho solo qualche difficolta’ in piu’ negli spostamenti“. Le sue vittorie a livello individuale, che le hanno procurato anche tantissima notorieta’ (“ma cerco di rimanere nel mio ambiente che e’ quello in cui mi trovo a mio agio, per questo non ho voluto fare alcun reality ne’ andare troppo in giro perche’ il mio obiettivo e’ vincere piu’ medaglie possibili, il resto e’ un contorno“), non hanno coinciso con qualche importante successo di squadra perche’ “nuova, giovane, ci stiamo conoscendo, ci sono tutte le carte per fare un podio, dipende da noi e dalla gestione perche’ con la passivita’, ormai, la gara a squadre e’ tattica e siamo otto squadre un po’ tutte alla pari. Bisogna essere bravi all’inizio a non andare sotto e poi alla fine dare tutto. Conta molto la gestione“.

Ed a proposito di gestione, c’e’ anche quella sentimentale che la vede impegnata con il nuotatore Luca Dotto. Lei a Lipsia, lui a Budapest. Entrambi impegnati ai Mondiali. “Luca mi ha parlato cosi’ tanto di Budapest che quasi pensavo di dover gareggiare anche io in Ungheria. A me Budapest ha portato bene, spero porti bene anche a lui. Si e’ ritrovato, magari arriva una ciliegina. Merito mio? Sicuramente“. (ITALPRESS)

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