Secondo una sentenza del TAR della Lombardia la multa risulta nulla se non viene notificata entro 90 giorni dalla data del verbale
Molto spesso i comuni – considerando l’eccessiva mole di contravvenzioni da inviare ai trasgressori – non riescono a notificare entro il tempo limite di 90 giorni le multe.
In questo modo le autorità comunali non riescono a rispettare l’articolo 201 del Codice della Strada che recita: “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro 90 giorni dall’accertamento, essere notificato all’effettivo trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, a uno dei soggetti quale risulta dai pubblici registri alla data dell’accertamento”.
Purtroppo però, questa norme lascia due interpretazioni: secondo i vigili di Milano i 90 giorni partono da quando vengono esaminate le foto, mentre una visione più logica sarebbe quella che il conteggio parte dalla data in cui è stata commessa l’infrazione. Il TAR della Lombardia ha però dato una mano agli automobilisti con la sentenza 1267 del 7 giugno 2017 che afferma che il conteggio dei 90 giorni partono dalla data che si trova sul verbale della sanzione, con buona pace dei vigili urbani.