F1, uragano Hamilton su Vettel: “ha deluso molti bambini. I commissari? Ho parlato con loro e…”

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Lewis Hamilton torna sul contatto con Sebastian Vettel avvenuto durante il Gp di Baku, sottolineando come il tedesco non abbia dato il buon esempio ai bambini

Un duello da far west, una sportellata di nome e di fatto che avrebbe potuto estromettere entrambi dalla gara. Sebastian Vettel non le ha mandate a dire a Lewis Hamilton nel corso del Gp di Baku, accusandolo di aver bruscamente frenato in regime di Safety-Car obbligandolo a tamponarlo. La reazione del tedesco è stata alquanto scomposta e ha indotto i commissari a penalizzarlo con uno stop and go.

LaPresse/Photo4

Nel dopo gara, i due hanno continuato la loro diatriba, con Hamilton abbastanza rabbuiato con il collega: “i commissari hanno letto i miei dati di telemetria, ed il motivo per cui non mi sono state inflitte penalità è che non l’ho fatto” le parole di Hamilton a Motorsport.com. “Non ho alcuna intenzione di frenare davanti ad un avversario, sono in testa ad una corsa, perché dovrei fare una sciocchezza simile? Avevo accumulato un buon vantaggio prima della safety car, non avevo motivi per fare niente di quanto detto. Non vedo una ragione per affiancare il leader della corsa in quel punto della pista. Quanto è accaduto non potrebbe essere più chiaro, è chiaro come il cielo azzurro. Siamo campioni del mondo, siamo i migliori piloti del mondo. Forse se te ne vai in giro in una strada di tutti i giorni e metti una mano fuori dal finestrino, chissà, forse può succedere. Ma non in Formula 1, non sono cose che si fanno

LaPresse/Photo4

Per quanto riguarda il comportamento di Vettel, Hamilton poi continua: “credo che in definitiva ciò che è accaduto oggi è stato irrispettoso. Anche se avessi frenato intenzionalmente comunque non avrebbe giustificato quella reazione. Come ho già detto altre volte, ci sono molti bambini che ci guardano, e vedere un multi-campione del mondo comportarsi così non è il massimo. Queste sono il tipo di cose che vedi nei kart, e che impari a non fare nei kart. Ovviamente, ognuno ha il proprio parere su determinati episodi, ma spero solo che i giovani capiscano che…. non è così che si guida. Vettel mi chiamerà? In primo luogo non ha il mio numero. No, da parte mia voglio che a parlare sia quello che facciamo in pista, è quello che conta. Ho sentito quello che ha detto dopo la gara. Beh, io non ho puntato il dito contro nessuno, quello che è accaduto è accaduto. Non credo che sia stato giusto, ma dal mio punto di vista il problema maggiore è stato quello di perdere la corsa per un problema al poggiatesta. Tutto quello che sto pensando è di provare a vincere le restanti 11 gare in calendario. Ne mancano 12? Allora 12!”.

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