Roma, Zeman difende Totti: che picconate del boemo ai giallorossi e a Spalletti!

SportFair

Intervistato dalle Iene, Zeman ha parlato della vicenda Totti attaccando duramente la Roma e Spalletti

La squadra piu’ forte che ho allenato? La Lazio. Il giocatore piu’ forte che ho visto giocare? Romario“. Domani, domenica, in prima serata su Italia 1, a “Le Iene Show” intervista al tecnico del Pescara Zdenek Zeman che, lo scorso 12 maggio, ha festeggiato il suo 70° compleanno.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Il mister boemo, con alle spalle 48 anni di carriera e oltre mille panchine, riceve tramite le Iene un videomessaggio di auguri da parte del capitano della Roma Francesco Totti:Ciao Mister, tanti auguri di buon compleanno. 70 anni, mamma mia… Stai invecchiando… Pero’ stai in forma, ti vedo (ndr, ride). Anche da lontano, ma ti vedo. Un abbraccione e continua cosi’“. A questo augurio Zeman risponde: “Io continuo. Bisogna vedere se lui continua”. Anche perche’, per il boemo, Totti e’ il giocatore piu’ forte che abbia allenato. “Chi ha sbagliato tra Totti e Spalletti? Non e’ un discorso tra Totti e Spalletti, e’ un discorso tra Totti e la societa’ – prosegue Zeman, entrando nella diatriba che anima la tifoseria giallorossa – cosa ha sbagliato la societa’? Che non lo vuole piu’ come giocatore. Se lo terrei fossi il presidente della Roma? Finche’ gioca meglio degli altri, si’“.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Zeman non risparmia critiche a Spalletti: “In cosa ha sbagliato? Gestire un giocatore cosi’, che la prima volta praticamente ti ha fatto diventare allenatore, gli si deve qualcosa piu’ degli altri. Totti dovrebbe giocare un altro anno? Se se la sente, si’“. Zeman pero’ non lo porterebbe a Pescara, in B: “Totti appartiene alla Roma. Un appello per venire in Abruzzo? No, io voglio vederlo ancora con la Roma“. Su De Rossi: “Deve restare alla Roma? E’ una valutazione di mercato. Non ci andavo d’accordo? No, ma sicuramente non ha reso in campo per come e'”. Se la Roma non vince da nove anni, per il boemo, e’ perche’ “c’e’ confusione in societa’“. (ITALPRESS)

Condividi