Giro d’Italia – Orgoglio Visconti: “quant’è diverso Nibali da Quintana! Vincenzo è un campione, Nairo invece…”

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Tante, troppe differenze tra Nairo Quintana e Vincenzo Nibali: ecco le diversità tra i due corridori favoriti alla vittoria del Giro d’Italia raccontate da Giovanni Visconti

Giro d’Italia – Orgoglio Visconti: “quant’è diverso Nibali da Quintana! Vincenzo è un campione, Nairo invece…” – Arrivato secondo alla tappa pugliese da Molfetta a Peschici Giovanni Visconti parla della sua carriera, del suo ruolo da gregario e delle tante differenze tra Vincenzo Nibali capitano della Bahrain-Merida e Nairo Quintana capitano della Movistar in questo Giro d’Italia. Nell’edizione 2017 della corsa rosa sono loro due i protagonisti assoluti, ma il ciclista italiano prova a dire la sua aiutando lo Squalo a conquistare questa competizione.

Giro d’Italia – Orgoglio Visconti: “quant’è diverso Nibali da Quintana! Vincenzo è un campione, Nairo invece…” – Ho 34 anni e potrei dirti che sono pieno di rimpianti. – annuncia Visconti come riporta il Corriere della Sera – Mi aspettavo di più da me stesso, ma devo pensare al mio futuro e alla mia vita. Ho imparato ad accettarmi. Gregario per contratto. Freni l’istinto di andare a vincere per metterti al servizio di qualcuno“. “Mai visti due tipi così diversi… – racconta poi il torinese sulla diversità tra Quintana e Nibali –  La differenza? Nairo vuole sempre dimostrare di essere un campione, in bici e giù dalla bici. Non parla con nessuno, sta per conto suo, non ci diceva nemmeno se aveva due linee di febbre. Non ha amici: ascolta il direttore sportivo e fa, bene, quello che deve fare. Vincenzo è un campione a cui non interessa dimostrarlo. È tranquillo, amichevole con tutti, non stressa la squadra”.

Giro d’Italia – Orgoglio Visconti: “quant’è diverso Nibali da Quintana! Vincenzo è un campione, Nairo invece…” – Con un minuto di ritardo in classifica, Nairo sarebbe stato giù di morale, muto”, dice Giovanni Visconti e riprendendo quanto accaduto alla Vuelta 2014, in cui il ciclista della Bahrain Merida ed il Condor avevano avuto un battibecco svela: “faceva il padre padrone, erano tutti arrabbiati, io ho avuto il coraggio di dirglielo: a cena si è scusato con la squadra e da allora è un po’ cambiato”. “Vincenzo è Nibali, – conclude – ma io mi sento un degno corridore”.

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