Professione portiere, parla Toldo: “Buffon e un miglioramento… in telecamera. E su Donnarumma”

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Francesco Toldo racconta i segreti di Gigi Buffon, esalta Donnarumma e rilancia la scuola italiana con Meret e Buffon

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Da Buffon a Donnarumma, parla Toldo – “Vedere i giovani che crescono e si fanno largo è la vita. Ho sempre tifato per i giovani, mi sono ritirato prima perché ho ritenuto giusto lasciar spazio a chi sta emergendo e Donnarumma sta riportando l’Italia, nel ruolo del portiere, a come era prima. Oggi l’Italia, con lui e Buffon, ha due grandi interpreti del ruolo”. Sono le parole di Francesco Toldo, vice campione d’Europa nel 2000, ospite di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno. Per l’ex portiere la qualità principale di Donnarumma è la tranquillità e “mi auguro che questa serenità dei suoi 18 anni se la porti fino al termine della carriera. Lungo il suo cammino avrà momenti in cui farà tesoro di questa sua qualità”.

Da Buffon a Donnarumma, parla Toldo – Ma non c’è solo Donnarumma. “Meret è un grande ragazzo, speriamo in una bella rivalità con Donnarumma e con altri. Ha grandi valori. Scuffet? Potrà rientrare nel grande calcio, ci sono altri portieri giovani, il ruolo del portiere in Italia è ben coperto. Nei vivai basta vedere la passione degli allenatori dei portieri che insegnano il ruolo e mi piacerebbe si destinassero più energie a cercare portieri italiani“. Ma oggi Buffon è ancora il numero uno. “Gigi sa bene quello che vuole, uno dei suoi segreti è il volersi migliorare continuamente, lo ha sempre fatto pur avendo raggiunto da subito il top della carriera. Ha cercato il miglioramento anche davanti alle telecamere, penso voglia un trofeo e deciderà lui, quando si sente, di farsi da parte. Quando hai deciso di smettere è quando non hai più quella carica importante che ti fa fare la differenza“. (ITALPRESS). glb/red

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