Donnarumma, Ljajic e Belotti. A tutto Joe Hart: “la serie A è impressionante”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Joe Hart ha espresso le sue considerazione su questo primo scorcio di campionato

La serie A tutta da scoprire, difendendo la porta di una delle società più ricche di storia e fascino. Prima di quest’anno, Joe Hart non sapeva nulla dell’Italia, un paese che il portiere inglese sta imparando a vivere e apprezzare. A fine stagione scadrà il prestito dal Manchester City, ma ancora è troppo presto per pensarci. Joe si gode il presente e, soprattutto, l’amore dei tifosi granata.

Capisco più di quello che riesco a dire e comunque a un numero sufficiente per “guidare” in campo, facendomi

LaPresse/ Fabio Ferrari
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comprendere in italiano – le parole di Hart alla Gazzetta dello Sport Google translate non lo uso più, l’ho giurato. Non penso che sia strano essere qui perché è la mia vita. A volte il calcio è pazzo, questo l’ho imparato: ora lo trovo un normale passaggio della mia carriera. Ho conosciuto un’altra prospettiva del calcio, diversa. Vivo bene in una bella città, gioco in una squadra con gente e tifosi fantastici e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Non solo nel calcio. Il mio pregio più grande? Ditelo voi. Io credo di avere un talento naturale, che emerge perché amo giocare a calcio: se arrivo ad essere fisicamente e mentalmente al massimo è grazie a quell’amore.

LaPresse/Spada
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Difetto? Non sono mai contento di me e dunque dico tutti: devo migliorare in tutto. So di non essere perfetto, dunque so che può capitare e che non si può cambiare quello che ormai è successo: questo è il calcio. Il livello della Serie A è impressionante: in generale, non solo dei portieri. Milan? Giovedì ho avuto una conferma: i suoi risultati non sono un caso, è una squadra da rispettare molto. Donnarumma impressiona. Ovvero: stupisce lui, non il fatto che abbia appena 17 anni. Quello, semmai, aggiunge fascino. Si vede che è al top perché si allena al top: l’età potrà solo farlo diventare migliore, ma è come se avesse già una grande storia alle spalle

LaPresse/ Fabio Ferrari
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Non solo Donnarumma, Hart ha parole di elogio anche per Belotti: “Andrea è simile a tutti i grandi attaccanti, inglesi e non inglesi. Paragone difficile perché è una punta speciale: lui è Belotti, e basta. Di Belotti fa paura l’istinto per il gol, la sua personalità e il fatto di essere un team player: quanto ha sempre in testa la squadra e quanto lavora duro per aiutarla. Ljajic ? Amo il talento di Adem: sei sorpreso se non segna o non fa un assist, e questo è un complimento. Mihajlovic chiede di più tutti, ma chi si arrabbia a prescindere con Ljajic deve capire che è impossibile essere decisivi in tutte le partite“.

LaPresse/PA
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Sul suo futuro, Hart non si sbilancia: “oggi ho in testa solo il Toro perché il mio unico focus è su oggi: al massimo penso alla partita di domani con il Milan. Non è per non rispondere: io ragiono solo così, davvero. Contrattualmente sono del City, il resto si capirà la prossima estate: stop. Ora sono del Torino e penso al Torino: stop. Cina? Non credo che cerchino portieri… Questa estate ho definito questa esperienza eccitante, ora la definirei sorprendente. Ma ora manca il passaggio successivo: rendere questa stagione un successo. La Premier? E’ comprensibile che il mondo guardi più il calcio inglese, perché complessivamente la Premier è più “visibile”, c’è molta più offerta. Ma giocando da voi ho scoperto come gli italiani vivano con orgoglio e passione il fatto di tifare per le proprie squadre.

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