Allarme Juve, che succede ai bianconeri? E intanto il campionato si riapre!

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Il ko di Firenze apre un’altra crepa nella stagione della Juventus: fra medie altalenanti, sconfitte in trasferta e inseguitrici agguerrite, lo scudetto non ha più un padrone certo e la Serie A si fa davvero divertente

LaPresse/Marco Bucco
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Kalinic e Badelj, o Chiesa se preferite: si riparte da qui, da una cocente sconfitta della Juventus nella notte del Franchi che apre una piccola/grande crepa nelle sicurezze della Vecchia Signora. Se di crisi è forse prematuro parlarne, bianconeri sempre primi a +1 sulla Roma seconda con una partita da recuperare, non vanno comunque tralasciati alcuni dettagli che mettono in risalto come il campionato di Serie A 2016-2017 sia il più aperto degli ultimi anni.

LaPresse/Valerio Andreani
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Rendimento, che fatica fuori casa! – Se lo Juventus Stadium rappresenta un fortino inespugnabile da 10 vittorie in 10 gare, le sicurezze della Juventus vengono meno al di fuori delle mura amiche. Se analizziamo il rendimento esterno dei bianconeri alla voce sconfitte appare un ‘4’: i ko contro Inter, Milan, Genoa e Fiorentina. Quattro come le sconfitte registrate in trasferta nell’intera stagione precedente: dato raggiunto quest’anno nel solo girone d’andata. Non è di minore importanza inoltre la natura delle sconfitte, maturate contro squadre che non sono ‘dirette inseguitrici’ di Dybala e compagni: il Milan è la più vicina attualmente al 6° posto.

LaPresse/Fabio Ferrari
LaPresse/Fabio Ferrari

Attacco e difesa in numeri – Se come detto, allo Stadium la Juventus non sembra avere grossi problemi di risultati, complici i 27 gol fatti e 6 subiti (media di 2.7 gol fatti e 1.6 subiti a partita), in trasferta le medie non sono così incoraggianti: 13 gol segnati e 10 subiti (1,4 gol segnati, 1 gol subito a partita). Da segnare in rosso il dato sui gol subiti, 10 nel solo girone d’andata, l’anno scorso furono 14 nell’intero campionato con le 2 reti subite all’ultima giornata dal Verona retrocesso.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Mercato, flop? – In campo alla fine scendono i giocatori. Il grande assente rispetto alla scorsa stagione è Paul Pogba che ha lasciato un vuoto di talento e prestanza fisica a centrocampo difficile da coprire. Gli acquisti inoltre non hanno rispettato le attese: Pjanic al netto dei 5 gol non sembra essersi inserito al meglio negli schemi bianconeri, con Sturaro preferitogli più volte in termini di grinta e abnegazione tattica; Higuain rende ancor più forte un attacco già stellare, mentre gli acquisti di Benatia e Dani Alves non sembrano aver dato sicurezza ed esperienza ad un reparto che ai primi acciacchi della BBC (Bonucci, Barzagli, Chiellini) inizia a scricchiolare.

Inseguitrici, tante e agguerrite – La vera sorpresa di questa stagione forse sta proprio nelle inseguitrici. Se la Juve scivola, le altre sbagliano molto di meno rispetto agli altri anni e soprattutto non c’è più una sola ‘contender’ al primo posto.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

La Roma è attualmente a -1 e presenta l’organico più attrezzato: difesa solida, giocatori di livello europeo in ogni reparto da Szczesny a Manolas in difesa, a Nainggolan e Strootman a centrocampo, passando per un tridente offensivo che mixa tecnica e fantasia con Perotti, Salah e Dzeko.

LaPresse/Gerardo Cafaro
LaPresse/Gerardo Cafaro

Il Napoli, attualmente a -4, nonostante l’addio di Higuain e il ko di Milik presenta il miglior attacco della Serie A, con giocatori del calibro di Insigne Mertens e Hamsik calati alla perfezione nel meccanismo di mister Sarri.

LaPresse/Garbuio
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La Lazio, attualmente a -5 è forse la meno attrezzata, ma fa bene con le piccole, è una squadra giovane e di talento e non ha le coppe. Inolte presenta una discreta propensione al gol, come dimostra Immobile il bomber ritrovato con 11 reti all’attivo al giro di boa.

LaPresse/Spada
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Milan e Inter, attualmente a -9 (i rossoneri con 2 gare da recuperare), sono due squadre in crescita, con giocatori di talento e due allenatori che hanno compattato due organici importanti e desiderosi di ritornare ai fasti di un tempo. Senza contare che due delle sconfitte dei bianconeri sono arrivate proprio contro le milanesi.

Al netto di tutti questi dati, la Juventus resta pur sempre in vetta alla Serie A, ma i bianconeri quest’anno non possono dormire sogni tranquilli, la Serie A è tornata ad essere il campionato più bello (e aperto) del mondo!

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