“Non c’è più religione”, un film di Natale che parla di attualità: Bisio e Gassman insieme per la prima volta [FOTOeTRAILER]

  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
  • LaPresse/Mario Cartelli
/
SportFair

“N0n c’è più religione”, nei cinema italiani a Natale la commedia che vede protagonisti Alessandro Gassman e Claudio Bisio

“Non c’è più religione” – Dopo successi come Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord e Un Boss in Salotto, Luca Miniero presenta “Non c’è più religione” con gli ormai veterani Claudio Bisio e Angela Finocchiaro a cui si affiancano, le new entry nel cinema di Miniero, Alessandro Gassman e Nabiha Akkari (co-protagonista del film di Checco Zalone – Che Bella Giornata).

“Non c’è più religione” – A presentare il film l’intero cast tranne Angela Finocchiaro impegnata in teatro. Ambientato in una piccola isola del Mediterraneo, durante il Natale, “Non c’è più religione” racconta delle difficoltà di un paesino nel trovare un bimbo che possa rappresentare il Bambin Gesù nel presepe vivente. L’unica soluzione, secondo il sindaco Cecco (Claudio Bisio) è chiedere un bimbo in prestito ai tunisini che vivono sull’isola. “Usciamo nelle sale a Natale per via dell’idea del presepe, ma il film nasce dall’attualità. Volevamo mostrare senza troppo buonismo, il conflitto, il casino e la confusione di questo momento, nella religiosità. Lo dimostrano gli scontri religiosi che la cronaca ci racconta. Questo paesino nel film diventa metafora e specchio di quello che accade nel mondo“, dice il regista napoletano Luca Miniero.

LaPresse/Mario Cartelli
LaPresse/Mario Cartelli

“Non c’è più religione” – La pellicola uscirà in 600 copie il 7 dicembre. Alla sua terza collaborazione con Miniero, Claudio Bisio trova delle similitudini con Benvenuti al Sud: “vedendo il film e lo dico quasi da spettatore, mi ha ricordato Benvenuti al Sud, la sceneggiatura era simile, lì si giocava con i luoghi comuni Nord – Sud, mentre qui raccontiamo i luoghi comuni cattolici-musulmani, in sostanza, le religioni. E’ un tema forte. Dalla prima stesura a ora, c’è stata di mezzo la tragedia del Bataclan, per fare un esempio“.

“Non c’è più religione” – Alessandro Gassman spiega: “ho accettato di fare questo film per il soggetto, ho trovato che fosse non soltanto bello ma importante. Fa ridere in maniera intelligente e lo fa toccando un argomento come quello dell’integrazione, nella religione, tra persone e popolazioni. Credo sia un film utile ed è una novità, a Natale“. Alla sua terza collaborazione con Miniero, Claudio Bisio trova delle similitudini con Benvenuti al Sud: “vedendo il film e lo dico quasi da spettatore, mi ha ricordato Benvenuti al Sud, la sceneggiatura era simile, lì si giocava con i luoghi comuni NordSud, mentre qui raccontiamo i luoghi comuni cattolici-musulmani, in sostanza, le religioni. E’ un tema forte. Dalla prima stesura a ora, c’è stata di mezzo la tragedia del Bataclan, per fare un esempio“.

“Non c’è più religione” – Alessandro Gassman spiega: “ho accettato di fare questo film per il soggetto, ho trovato che fosse non soltanto bello ma importante. Fa ridere in maniera intelligente e lo fa toccando un argomento come quello dell’integrazione, nella religione, tra persone e popolazioni. Credo sia un film utile ed è una novità, a Natale“. (ITALPRESS)

 

Condividi