L’ex Milan Urby Emanuelson torna a parlare della sua avventura in Serie A e le sue sono parole decisamente al veleno: “ambiente ipocrita, in Italia il calcio è politica”
Emanuelson, veleno sulla Serie A – Milan, Roma, Atalanta, Hellas Verona. Più di 100 partite in Serie A, nonostante il ricordo lasciato non sia stato proprio dei migliori in nessuna delle squadre in cui ha giocato. Ricordate Urby Emamuelson? L’olandese ex Milan torna a parlare e le sue parole rilasciate a Voetbal International sono destinate a far discutere: “a ogni giovane do lo stesso consiglio: non andare a giocare in Italia. Parlo dell’Italia calcistica, non del Paese. Lì il calcio è politica, non sempre giocano i migliori, contano altri fattori. Ad esempio essere nel giro giusto, in termini di amicizie e conoscenze. Milan? Ero il ragazzino, con un sacco di campioni. Pirlo, Ibra, Nesta, Thiago Silva, Seedorf, Van Bommel. Gli ultimi due mi hanno aiutato molto, c’era concorrenza fortissima ma sana. Se davi il massimo, prima o poi saresti stato premiato. Ho raccolto più di 100 gare nel Milan, non credo di essere così scarso, pur se negli ultimi anni molti hanno ritenuto il contrario”.
Emanuelson, veleno sulla Serie A – Emanuelson parla anche della sua esperienza alla Roma e in questo caso il suo pensiero è assolutamente negativo: “pessima scelta, nella settimana in cui fui preso arrivarono in sei. Non si trattava più di competizione, ma di sopravvivenza. Mi ritrovavo in tribuna, vedevo la squadra giocare da cani, ma non cambiava niente. Garcia mi diceva di avere pazienza. Poi, al momento dei cambi, sceglieva sempre qualcun altro. Spiegazioni zero, consigli su cosa migliorare, meno di zero. Il calcio è un ambiente ipocrita, è difficile avere amicizie e incontrare gente di cui ti puoi fidare. Per non parlare delle etichette: de Boer era inadatto al calcio italiano già dopo poche ore dal suo arrivo
