Giro d’Italia 2017: dopo il “No” alle Olimpiadi Roma perde anche il Giro del Centenario

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Dopo il No alle Olimpiadi di Roma 2024, la Capitale perde anche la possibilità di ospitare il gran finale del Giro d’Italia 2017 nell’edizione del Centenario della Corsa Rosa. Adesso sono 2 le ipotesi per la “passerella” finale: Milano o Venezia. Ecco i possibili percorsi

giro d'italia 100Clamorosa svolta in vista del Giro d’Italia del centenario, che verrà ufficialmente presentato il 25 ottobre. La tappa conclusiva, con relativa premiazione, non sarà più a Roma come si era ipotizzato fino a pochi giorni fa. Dopo il “No” alle Olimpiadi di Virgina Raggi, sindaco pentastellato della Capitale, anche il Giro d’Italia sbatte le porte in faccia alla Capitale e guarda verso altri lidi. Infatti il percorso ciclistico che era destinato ad ospitare le Olimpiadi di Roma 2024 non sarà progettato e di conseguenza sfuma l’ipotesi di una tappa suggestiva tra i colli romani per “sperimentare” un ipotetico tracciato olimpico. Adesso rimangono due ipotesi per il gran finale: Milano o Venezia. Cerchiamo di fare chiarezza tra tappe già certe, altre quasi e altre invece ancora tutte da disegnare.

giro d'italiaSi sa che il Giro d’Italia del Centenario si svolgerà in quasi tutta la penisola: dopo l’avvio in Sardegna ci saranno tappe in Sicilia (per onorare Vincenzo Nibali e come detto anche dal Sindaco Accorinti pochi giorni fa duratene l’evento al Punto Enel di Messina in presenza dello Squalo) e subito dopo la risalita in Calabria per poi toccare la Campania. Da qui in poi la risalita dello stivale giunge sul Terminillo dove ci sarà sicuramente una bellissima tappa.

Altra ipotesi è quella di passare per la Puglia (dopo aver risalito la Calabria), ovvero da Alberobello e risalire verso le Marche (presumibilmente a Pesaro, che dovrebbe ospitare una tappa) e giungere nel Centro Nord in Emilia Romagna dove ci sarà il tributo dei 220 anni del tricolore italiano con una città emiliana che avrà l’onore di poter avere una partenza (una tra Forlì o Reggio Emilia).

LaPresse/Simone Bergamaschi
LaPresse/Simone Bergamaschi

Le indicazioni del Giro d’Italia sul versante Nord ha 2 possibili opzioni: una che riguarda un passaggio dall’Emilia Romagna al Nord della Toscana per poi risalire in Liguria andando verso il Piemonte (e con molta probabilità l’inizio delle tappe alpine), Valle d’Aosta (con una tappa a Courmayeur) e giungendo verso la Lombardia. Dalla Lombardia si potrebbe poi andare verso il Trentino Alto Adige e chiusura a Venezia.

Seconda ipotesi: dall’Emilia Romagna si arriva in veneto Veneto, Trentino, Lombardia, Piemonte che saranno attraversate dalla carovana rosa e finale a Milano.

Una cosa è certa: il Nord Italia sarà come sempre decisivo per questo Giro d’Italia: se si prenderanno le Alpi da est, quindi iniziando dalle Dolomiti, lo spettacolo conclusivo sarà a Milano, mentre se si opterà per il percorso inverso, con le Dolomiti proprio negli ultimi giorni, la conclusione sarà a Venezia. Saranno sicuramente scelti percorsi storici che possano ricalcare il Giro di Lombardia, il Giro del Piemonte e altre salite tradizionali come Stelvio, Gavia, Mortirolo e Tre Cime di Lavaredo, oltre a Piancavallo e Oropa.

LaPresse/Belen Sivori
LaPresse/Belen Sivori

Ma la grande novità è che Roma non avrà l’esclusiva del termine della corsa più amata dagli Italiani, e anzi rischia di essere completamente saltata dalla carovana del Giro del Centenario. Tutto questo a causa di quel No alle Olimpiadi: non è questione politica, o per meglio dire di colore politico, ma una tappa conclusiva a Roma sotto la bandiera di Roma 2024 poteva essere un grande spot per l’Italia sportiva e amante del ciclismo. Il Giro d’Italia è la corsa che più di ogni altro evento sportivo accomuna l’Italia sotto lo stesso colore e sotto la stessa bandiera, un evento che va ben oltre lo sport e restituisce orgoglio e dignità al Paese intero. Roma ha perso un’altra grande occasione.

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