Sarri, vittimismo incomprensibile: lo sfogo (fuori luogo) dell’allenatore del Napoli

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Espulso nella gara contro il Milan, l’allenatore del Napoli Sarri ha giustificato così il cartellino rosso ricevuto

LaPresse/Fabio Urbini
LaPresse/Fabio Urbini

Napoli, l’autogol di Sarri – Uno sfogo fuori luogo. Al di là delle presunte ragioni o meno – gli arbitri italiani purtroppo a volte dimostrano di essere troppo suscettibili – il modo in cui Maurizio Sarri ha commentato l’espulsione ricevuta nella sfida contro il Milan non è piaciuto. “Sull’azione del primo gol c’ è stato un fallo abbastanza evidente su Jorginho non fischiato, e forse la cosa ci ha innervosito. Io – precisa l’allenatore del Napoli come si legge sulle pagine della Gazzetta dello Sport – ho solo detto ‘ma che diavolo state facendo?’, non c’era né tono minaccioso né insulti né niente, e sono stato espulso.

LaPresse/Gerardo Cafaro
LaPresse/Gerardo Cafaro

Napoli, l’autogol di Sarri –Probabilmente mandare fuori me è più facile che mandar fuori qualcun altro. Da quello che ho visto stasera è più facile cacciare un allenatore in tuta che uno con la giacca e la cravatta. Più facile espellere me che quello dell’altra squadra”. Uno sfogo che racchiude un vittimismo davvero esagerato e che ricorda tanto le celebri uscite di Walter Mazzarri: un autogol che un allenatore apprezzato da tutto il movimento calcistico italiano come Maurizio Sarri avrebbe potuto evitare. Ma l’adrenalina della partita a volte gioca brutti scherzi. Sperando si tratti solo di quella.

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