Rio 2016 – L’Italia scende in strada per la Russia, organizzata una marcia di solidarietà a Roma

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Il 4 agosto a Roma, vicino al Villaggio Olimpico, si terrà la corsa di solidarietà per gli atleti della Russia

russia-italia (1)Le olimpiadi stanno ormai quasi per iniziare e tutti i Paesi sono in festa, tranne uno: la Russia. A causa del doping, molti atleti russi (90 per l’esattezza) sono stati esclusi dalle Olimpiadi di Rio 2016. Di questi 90 atleti, ben 67 non dopati hanno fatto ricorso alla IAAF per essere riammessi, ma il ricorso è stato rigettato. Ieri, è apparsa la notizia di una possibile “Olimpiade Alternativa” promossa dalla Russia per far competere gli atleti esclusi a delle gare olimpiche nella città di Mosca. Per molti, la punizione subita è davvero esagerata e sproporzionata: perché è inammissibile che un atleta pulito venga respinto a causa di alcuni che hanno “barato”. Lacrime, sudore, sangue e persino infortuni hanno caratterizzato la vita di coloro che avevano un sogno, ovvero quello di poter rappresentare il proprio paese magari portando a casa una scintillante medaglia d’oro.

russia-italiaIl presidente dell’associazione culturale Lazio-Russia Mauro Antonini ha deciso di scendere in strada realizzando una corsa di solidarietà per la Russia domani al villaggio olimpico a Roma. “Sono ormai anni che m’impegno affinché la naturale amicizia tra l’Italia e la Russia sia sempre più salda e proficua. Ancora di più da quando sono state promulgate le vergognose sanzioni. Perché non sono solo un attacco alla legittima politica di una Nazione come quella Russa che è e deve essere sovrana ma sono anche il modo con cui gli Stati Uniti e la finanza occidentale stanno cercando di distruggere il sistema economico e produttivo italiano. E un attacco come quello subito dalla Russia con l’esclusione dei propri atleti non può e non deve passare sotto silenzio e senza conseguenze. E allora la corsa di giovedì è una prima reazione. Non è soltanto un gesto simbolico“, come dichiarato a Sputnik Italia il presidente Antonini.

Anche il presidente dell’associazione culturale Caravella Salvatore Deidda è sceso in campo in difesa della Russia e sarà anche lui partecipe alla corsa. Sempre a Sputnik Italia ha dichiarato: “se qualcuno ha sbagliato ben venga la punizione ma se gli atleti russi sono puliti perché punire uno sportivo e un intero popolo? Ricordiamo quando fu scoperto Ben Johnson. Furono scoperti altri casi ma non si pensò minimamente di punire tutti. La Russia deve partecipare con i suoi atleti più bravi e puliti“.

 

 

 

 

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