Olimpiadi Rio 2016, Rachele Bruni e l’argento olimpico: “inizio a capire quanto pesa”

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Rachele Bruni inizia piano piano a capire il valore della sua medaglia d’argento in acque libere alle Olimpiadi di Rio 2016

Con il passare di qualche giorno ho capito quanto pesa davvero questa medaglia. E’ il peso piu’ bello che abbia mai sentito in vita mia. E’ il riassunto del sogno di una vita“. Così, sul proprio profilo facebook, la nuotatrice di fondo azzurra, Rachele Bruni, fresca vincitrice ai Giochi di Rio2016 della medaglia d’argento nei 10 chilometri femminili.

Lapresse/D'Alberto
Lapresse/D’Alberto

Ogni persona che vuole, sceglie di diventare un nuotare, un atleta sogna le Olimpiadi da sempre. Nel percorso e’ risaputo che ci saranno da fare sacrifici, rinunce, ci sara’ da stringere i denti, soffrire dal dolore, perdere, cadere, rialzarsi, ma sempre crederci. Questo argento e’ il riassunto di chilometri di bracciate, cosi’ tante da fare chissa’ quante volte il giro della terra. E’ il riassunto di estremo sudore, di estremo dolore fisico e spesso mentale. E’ il riassunto di notti insonne a capire cio’ che non andava. E’ il riassunto non solo dell’immensa gioia ma anche della paura“, ha aggiunto l’atleta toscana.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Dietro un risultato cosi’ grande che mi ha portato una gioia cosi’ immensa ci sono stati anni di estremi sacrifici di pianti senza fine, di tutte quelle volte che dalla disperazione vorresti rinunciare a tutto. La mia fortuna? La mia piu’ grande fortuna si chiama Fabrizio Antonelli, il mio allenatore. Mi ha preso per mano 4 anni fa e non mi ha mai lasciato. Ha creduto in me fin dal primo momento, c’ha creduto anche quando le mie braccia giravano a vuoto e non andavo avanti nemmeno di un centimetro“, ha scritto ancora la Bruni.

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

“Se penso ad ogni litigio passato riesco solo a sorridere e se penso a quelli che ancora ci saranno sorrido ancora di piu’ perche’ so che niente e’ vano. In questi 4 anni e’ stato piu’ di un allenatore. Un allenatore con la A maiuscola, un motivatore, un amico, insomma un punto di riferimento. Grazie perche’ mi hai sempre tenuto la mano anche quando volevo scappare.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Grazie anche a quelle persone che in questi ultimi anni mi hanno seguito costantemente ogni giorno in ogni allenamento fuori e dentro l’acqua rendendo possibile il mio sogno. Grazie a Eva per la pazienza, per l’estrema passione per quello che fa, per esserci sempre per ogni cosa. Una presenza fondamentale. Grazie a Federica per avermi torturato tutto l’anno, seguendomi ovunque, grazie perche’ la tua emozione a fine gara mi ha fatto capire un sacco di cose. Grazie ad Arianna Bridi, Alice Franco e Michela per essere oltre che amiche, le migliori compagne di allenamento, perche’ e’ grazie alla competizione ogni giorno tra le corsie che si fa la differenza. Grazie a Giorgina per essere la mia pazza migliore amica. Per ultimo vorrei ringraziare anche Mattia, perche’ spesso basta anche un sorriso rassicuratore dopo un allenamento sfiancante a fare la differenza. Grazie davvero di cuore“, ha concluso l’azzurra. (ITALPRESS).

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