Olimpiadi Rio 2016, Bolt scrive il suo ultimo atto: “basta così, ho vinto tutto ciò che potevo vincere”

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Dopo la vittoria del terzo oro olimpico sui 100 metri, Bolt svela di volersi ritirare da qui a breve

Pazzesco, immenso, strepitoso! Sono finiti gli aggettivi per descrivere Usain Bolt che vince per la terza volta consecutiva il titolo olimpico con 9.81, lasciando 8 centesimi dietro di sè l’avversario più temibile Justin Gatlin.

LaPresse/Xinhua
LaPresse/Xinhua

Dopo Pechino 2008 e Londra 2012, lo sprinter giamaicano si mette al collo il terzo oro consecutivo sui 100 metri, conquistando la settima medaglia della sua carriera. “Sono davvero entusiasta per questa vittoria in quella che sarà la mia ultima Olimpiade” commenta Bolt ai microfoni della Rai. “Ho fatto tutto quello che potevo fare nella mia carriera, ho vinto tutto quello che potevo vincere non devo dimostrare più nulla. Qualcuno dice che posso diventare immortale. Ancora due medaglie e poi posso firmare. Immortale. In gara sono stato brillante, non sono andato così veloce, ma sono felice di aver vinto. I fischi a Gatlin? E’ la prima volta che entro in uno stadio e iniziano a fischiare, sono rimasto sorpreso”. Sul record di Van Niekerk sui 400 metri, Bolt infine rivela: “quando è venuto in Giamaica ad allenarsi con noi, il mio allenatore gli disse che solo lui avrebbe potuto battere quel record e, infatti, oggi ce l’ha fatta. Per questo motivo sono andato in tribuna ad abbracciarlo“.

 

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