Tennis, Agassi racconta: “Olimpiadi emozioni uniche: giochi in squadra con 300 milioni di persone”

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Andre Agassi ha raccontato il suo splendido rapporto con le Olimpiadi e la sua ritrovata voglia di giocare a tennis per la gente che lo sosteneva

LAPRESSE/ZUMAPRESS
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Mancano ormai pochi giorni alle Olimpiadi di Rio2016, ed un atleta in particolare conserva dolci ricordi della sua esperienza olimpica. Stiamo parlando di Andre Agassi. Il campione americano ha raccontato in un intervista a “La Gazzetta dello Sport”, il suo ricordo delle Olimpiadi di Atlanta 1996, quando portò a casa la medaglia d’oro: “penso che nessuno sia preparato ad un’ emozione simile, è differente da qualsiasi altra esperienza si possa fare come tennista. Alle Olimpiadi sei solo per conquistare il tuo traguardo, un obiettivo che è più grande di te. È stata un’ esperienza così travolgente che sono molto orgoglioso di aver vissuto“.

LaPresse
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 Agassi ha poi spiegato come sia cambiato il suo rapporto col tennis, proprio dopo aver realizzato di non giocare per se stesso ma per la gente che lo sosteneva: ho sempre avuto un rapporto dubbioso col tennis, un amore – odio. Il mio rapporto con questo sport è cambiato quando ho capito la ragione per cui continuare a giocare, questa ragione non era relazionata a me, ma alle altre persone  che mi hanno ispirato e dato la forza di continuare giorno dopo giorno. Le Olimpiadi non riguardavano solo me, mi sentivo come se stessi giocando in una squadra di 300 milioni di persone. Vincere, in carriera, tutti i tornei dello Slam e la medaglia olimpica è un’opportunità che spetta a pochissimi campioni, sono orgoglioso di essere tra questi!”.

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