+39 rispetto, la Mole ricorda le vittime dell’Heysel: il toccante messaggio della Juventus

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Trentuno anni fa la terribile tragedia dell’Heysel in cui persero la vita 39 persone: la Juventus ricorda quel triste giorno con un toccante messaggio

LaPresse/Federico Bernini
LaPresse/Federico Bernini

Heysel, un ricordo sempre vivo – +39, rispetto. Un messaggio chiaro e ben visibile, la Mole Antonelliana ricorda con questo messaggio le 39 vittime dell’Heysel. Oggi, 31 anni dopo quella tragica notte, il dolore è ancora troppo grande: una tragedia impressa nella mente di tutto coloro che anche per una solo volta nella loro vita hanno visto quelle terribili immagini piene di paura e dolore. Quello che doveva essere un giorno di festa (finale di Champions League tra Liverpool e Juventus) si è trasformato in un incubo in cui hanno perso la vita 39 persone. La Juventus attraverso il suo sito ha voluto ricordare così la tragedia dell’Heysel:

Foto LaPresse -Federico
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“Una finale di Coppa dovrebbe essere un momento di gioia, tensione sportiva, emozioni. Quel giorno, a Bruxelles, non fu così. L’orrore e la tragedia che si consumarono allo stadio Heysel, nelle ore immediatamente precedenti la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, sono ancora vive negli occhi dei tifosi bianconeri e, più in generale, di tutti gli appassionati di calcio, che quella sera, a Bruxelles o davanti alla televisione, hanno assistito a momenti da incubo.

Foto LaPresse -Federico Bernini29/05/2015 Torino ( Italia )Sport CalcioJuventus, cerimonia in memoria delle vittime della tragedia dell'HeyselNella foto: fuori dalla Grande Madre di DioPhoto LaPresse - Federico Bernini29 May 2015 Turin ( Italy )Sport SoccerJuventus , ceremony in memory of the Heysel tragedyIn the pic: out of the Great Mother of God
Foto LaPresse -Federico Bernini

Una notte, quella del 29 maggio 1985, che ha cambiato per sempre le vite di 39 famiglie, segnate dalla perdita dei loro cari, vittime innocenti di una follia che ancora oggi non trova spiegazioni. A loro, da 31 anni, va il nostro pensiero e il nostro ricordo, nella convinzione che quello che è accaduto all’Heysel non debba ripetersi mai più”.

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