Tenacia e pragmatismo, la Juve si coccola Allegri: l’uomo dei ‘miracoli’ bianconeri

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L’allenatore della Juventus è riuscito ad uscire da situazioni difficili e complicate: adesso è il condottiero di una squadra cinica e spietata

Siamo felici. Molto felici. Siamo molto felici di non avere MAI ABBANDONATO il signor Massimiliano Allegri nel corso di questo campionato. Rileggere i nostri testi ci rende orgogliosi di averlo sempre difeso. Anche quando tutto e tutti gli remavano contro. Anche quando tutto e tutti gli contestavano di NON ESSERE CONTE.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Anche quando tutto e tutti gli avevano già tolto dalla divisa i meriti della stagione da poco scorsa, fra i quali brillava una bellissima finale di Champions. Massimiliano Allegri è allenatore capace, tenace, bravo, pragmatico. Lo è stato nel Milan, con il quale ha fatto miracoli nonostante il “materiale” a disposizione, e dal quale è stato allontanato perché non piaceva al presidente (il tempo e gli allenatori che lo hanno seguito paiono avergli reso fin troppo giustizia, vero Silvio?). Lo è stato in una difficilissima Juventus post-Contiana, facendo di necessità virtù e cambiando solo se e quando era possibile, se non obbligatorio (vedi l’abbandono dei 3 eroi bianconeri Pirlo-Vidal-Tevez). Max è rimasto saldo al comando, al timone, barra a dritta, nessun ripensamento, nessuna paura.
E la sua Juve, oggi, è lassù, prima. Regina. Il rinnovo del suo contratto è pronto. E sarà un bel contratto. 6 milioni di euro. Fino al 2018. Poi, eventualmente, se ne riparlerà. In bocca al lupo, Conte Max!

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