Nella riunione di Losanna la Fig ha assegnato all’unanimità a Pesaro il Campionato del mondo di Ginnastica Ritmica del 2017
È la prima volta che il Campionato Mondiale di Ginnastica Ritmica si svolge nel nostro paese. L’Italia aveva ospitato solo due Campionati del Mondo di Ginnastica Artistica, maschile e femminile: nel 1911 a Torino (V edizione) quando ancora si chiamavano ‘Tornei internazionali‘, in occasione dei 50 anni dell’Unità d’Italia e dell’Esposizione Universale; nel 1954 a Roma (XIII edizione), sei anni prima dei Giochi capitolini del 1960.
Per ritrovare all’interno dei nostri confini un grande appuntamento di Ritmica bisogna tornare al 5° Campionato d’Europa, organizzato a Firenze nel 1986, anche se è stata la XXIV edizione a destare l’ammirazione dell’Union Europeenne de Gymnastique. Ancora oggi l’UEG porta gli Europei di Torino 2008 a modello di eccellenza organizzativa e di partecipazione. Anche a livello tecnico il Mondiale di Pesaro 2017 rappresenterà per le Farfalle di Emanuela Maccarani – oro iridato nei 5 nastri e argento con 2 cerchi e 6 clavette a Stoccarda nel 2015 – il modo migliore per iniziare un nuovo ciclo. Le campionesse dell’Accademia di Desio avranno la possibilità di difendere i propri titoli di fronte al pubblico casalingo, sospinte dall’entusiasmo dei tifosi di casa, in una manifestazione inedita che potrebbe diventare il trampolino di lancio verso i Giochi in Giappone, e chissà, verso Roma 2024.
“Sono felicissima, dopo aver gareggiato e vinto in tanti posti avremo finalmente la possibilità di farlo da noi. Un’occasione importante anche per le ginnaste che dovranno raccogliere la difficile eredità delle compagne e che avranno l’onore e l’onere di cominciare una nuova avventura proprio in Italia, con nuovi attrezzi (5 cerchi – 3 palle e 2 funi) e composizioni” ha commentato con entusiasmo la Maccari. “Ci sarà da lavorare ma non ci faremo trovare impreparate, perché Pesaro 2017 è un bel biglietto da visita. Ricordo il calore del pubblico agli Europei di Torino. Quella del 2008 fu la gara più bella della mia carriera, non ho più ritrovato lo stesso entusiasmo sugli spalti, neppure in Russia. Spero, l’anno venturo, di rivivere le medesime emozioni, in un tripudio di bandiere tricolori” ha poi concluso la Maccari.