MotoGp, Rossi ironico: “un film su di me con Brad Pitt? Servirebbe un attore più brutto”

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Il pilota pesarese si racconta alla Gazzetta dello Sport, esprimendo tutte le sue emozioni: dal Mondiale che sta per iniziare alla sua vita privata

Una vita vissuta sempre al massimo, inseguendo successi dopo successi e vittorie dopo vittorie, sempre con la solita simpatia e lo stesso sense of humor della prima volta. Valentino Rossi si appresta ad iniziare la ventunesima stagione della sua gloriosa carriera con l’obiettivo di riscattare gli ultimi mesi della scorsa annata e dare l’assalto definitivo al decimo titolo mondiale.

LaPresse/Reuters
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Tanti amici e un numero esagerato di fans ma per Valentino Rossi non mancano i momenti di solitudine: “è raro che capitino, ma ci sono. Dipende molto come stai da solo. Come diceva la canzone di Vasco, “restare, restare soli fa male anche ai duri”. In tanti fanno finta, ma quando sei solo, sei davvero con te stesso, hai delle domande e delle risposte, una cosa delicata“. A breve uscirà un film su Barry Sheene, anche mamma Stefania aveva proposto una pellicola sulla carriera del figlio, con Brad Pitt come attore: “So che fanno il film su Barry Sheene e vorrò vederlo. Ci fosse Brad Pitt vorrebbe dire un grande attore e quindi un film di altissimo livello, ma Pitt è grande e troppo bello, ci vorrebbe qualcuno più brutto. Però preferirei se non ci fosse un mio film, piuttosto che uno fatto male”.

LaPresse/EFE
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Viaggiare è sempre stata una delle passioni di Valentino ma anche l’aria di casa è qualcosa a cui non rinuncerebbe mai: “sono stato fortunato perché penso di avere un buon numero di amici veri coi quali sono cresciuto. Ci conosciamo da un sacco e so che di loro mi posso fidare. La sento molto, questa cosa di casa. A volte piacerebbe anche a me un po’ girare, come Hamilton che va al Superbowl o al Carnevale con Rihanna, però la verità è che… non ho voglia di far niente. Mi dà gusto partire per le gare, moltissimo, ma mi dà molto gusto tornare, perché questo è il mio posto e qui sto bene. Uccio, Albi e i miei amici di sempre sono una bella sicurezza, un bel punto di appoggio da cui pensare di partire per poter fare le altre cose”. 

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