Inter-Juve, atto secondo

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A San Siro l’Inter “double-face” affronta ancora i bianconeri

Signore e Signori prendete pure posto. Stasera si replica. Nerazzurri contro Bianconeri. A Milano. San Siro.              Lo stadio probabilmente semivuoto. Le squadre in campo demotivate. La qualificazione in pratica già archiviata. I bianconeri reduci dalla grande rimonta col Bayern, dalla vittoria in campionato con l’Inter, e con la testa proiettata al ritorno da giocare con la squadra di Pep Guardiola.

LaPresse/Spada
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I nerazzurri che le hanno prese da tutti e ovunque, reduci dai due gol incassati nella sconfitta di Torino, la testa confusa e preoccupata. I bianconeri con il morale alle stelle. I nerazzurri con il morale alle stalle. È in queste condizioni che si gioca stasera il ritorno di Coppa Italia. In fondo, nessuno vorrebbe giocarla, questa partita. Ma, come diceva una vecchia canzone “eppur bisogna andar”. E chi avrebbe più da guadagnare da questo match è proprio l’Inter.

Badolato/Lapresse
Badolato/Lapresse

La Juve potrebbe essere un po’ distratta, o forse, visto che il termine “distratta” mal si adatta alla formazione di Allegri, solo un po’ meno “concentrata”; visto cosa ha fatto sin qui e visto cosa la potrebbe attendere in futuro (ogni toccatina scaramantica è ben accetta).

LaPresse/Daniele Bottallo
LaPresse/Daniele Bottallo

Ecco quindi che il match di stasera potrebbe davvero giovare ai nerazzurri. Per riprendere le fila di un discorso interrotto ormai troppo tempo fa, per mostrare ai tifosi che non tutto è perduto, per mandare un segnale a chi dirige la barca in avaria. San Siro fa paura. Vuoto ancor di più. Può bastare un cerino di indignazione a trasformarlo in una polveriera. Così come può bastare una fiammella di caloroso impegno per trasformarlo in un caldo bacino accogliente. La piccola differenza la fanno le prestazioni della squadra. Ieri, qui, il Milan dei cugini rossoneri, ritrovatosi squadra dopo un inizio quanto mai difficile, ne ha fatti 5 alla squadra dell’Alessandria. Oggi, ai nerazzurri, tocca far capire a tutta l’Italia di che pasta sia fatta veramente questa Inter double-face.

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