Atletica – Mondiali Portland, Alessia Trost: “sono serena e determinata”

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Alessia Trost pronta per i Mondiali indoor di Portland, al via oggi: l’azzurra serena e determinata

Iniziano oggi i Mondiali indoor a Portland. L’attenzione dei tifosi italiani è focalizzata sui tre giovani atleti che, finora, hanno dimostrato di saper regalare emozioni immense: Gianmarco Tamberi, Alessia Trost e Marco Fassinotti.

trostRispetto allo scorso anno – ha dichiarato Alessia Trost– faccio meno fatica a saltare, sia mentalmente che fisicamente. E riesco ad essere costante nel rendimento, cosa che prima mi sembrava impossibile. La ragione sta probabilmente nel fatto che i miei parametri di base (forza, velocità) cominciano ad essere stabili, e quindi anche in allenamento riesco a produrre un buon numero di salti eseguiti sempre nello stesso modo, realizzando una vera routine. E la cosa bella è che avendo finalmente un po’ di salute, quest’anno sono riuscita a realizzare una preparazione con tre sedute di salti a settimana, tra rincorse complete e parziali”. “Mi sento serena, e molto determinata. Non c’è una vera favorita, in questo Mondiale indoor. Certo, disputare direttamente la finale, senza passare dalle qualificazioni, potrebbe favorire Ruth Beitia, ma non so dire quanto valga la polacca Licwinko, che secondo me è l’altra candidata all’oro. Dietro c’è ancora più equilibrio, dove in tante, me compresa, possiamo avere un ruolo”, ha continuato l’azzurra.

alessia trostNel ranking 2016, brilla la 18enne Vashti Cunningham, la 18enne USA autrice del record del mondo junior – fissato a 1m99 –  proprio su questa pedana domenica scorsa, nei campionati a stelle e strisce. Portland, in ogni caso, è solo la prima tappa di una stagione decisiva. Come solo quelle olimpiche possono essere. “Farò anche gli Europei di Amsterdam – prosegue la Trost – prima di concentrarmi su Rio de Janeiro. Questo perché penso che tutte le esperienze siano utili, e personalmente voglio farne il più possibile, anche gareggiando all’estero in Diamond League, dove ci si confronta direttamente con le migliori. In situazioni del genere puoi solo crescere”.

alessia trost1Lei, a 23 anni compiuti da una decina di giorni, studentessa in Mediazione Culturale all’Università di Udine (tredici esami superati, ora alle prese con i corsi di Tedesco 2 e Letteratura tedesca 1), ha chiaro il contesto in cui si muove: “Mi piace pensare che il salto in alto italiano stia dando buoni risultati anche perché tra noi atleti ed i tecnici esiste uno spirito di squadra. Non sto dicendo che siamo un gruppo di amici, ma che quando ci ritroviamo, in gara o in allenamento, scopriamo di condividere le stesse tensioni e gli stessi problemi. Questo finisce inevitabilmente per rafforzarti”.

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