Palermo, senti Ballardini: “ancora ricevo sms da Zamparini. Sorrentino? Si commenta da solo”

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L’allenatore romagnolo parla a cuore aperto alla Gazzetta dello Sport raccontando il suo passato al Palermo e sognando un futuro in Oriente

L’avventura sulla panchina del Palermo è finita in maniera a dir poco negativa, tra scarsi risultati e un rapporto non proprio idilliaco con tutti i giocatori. Dopo la tempesta di quei giorni, Davide Ballardini torna ad analizzare la parentesi rosanero, tornando anche sulla vicenda Sorrentino che ha animato l’ultimo periodo vissuto a Palermo.

LaPresse/ Marco Rosi
LaPresse/ Marco Rosi

Ho ricevuto degli sms da Zamparini anche dopo l’esonero – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello sport nell’ultimo mi ha scritto che con me la squadra era sulla strada giusta sul piano del gioco. Non sono pentito di aver accettato Quando vai ad allenare il Palermo sai che la proprietà è quella. Sono soddisfatto per il gioco e i risultati, peccato non aver finito il lavoro. Spogliatoio? Mi hanno scritto 20 giocatori su 27 della rosa. Faccio ancora fatica a commentare l’atteggiamento di Sorrentino, a dir poco strambo. Non ci sono rimasto male; perché la persona che le ha dette si commenta da sola. Capitolo chiuso: se vinco la causa, donerò tutto a un missionario laico di Palermo, Biagio Conte. Tornare? Perché no? A Palermo sono stato bene. Ancora oggi ho il record vittorie in un campionato. Con Zamparini ho un buon rapporto: quello che pensa lo dice in faccia“.

Lapresse/Marco Rosi
Lapresse/Marco Rosi

Per quanto riguarda la lotta scudetto, Ballardini confida: “Sarri è molto bravo, gli servivano alcuni mesi per assemblare la squadra. Ora stanno facendo cose straordinarie. E’ la squadra che gioca meglio“. Prossima esperienza in Asia? L’allenatore romagnolo non disdegna l’ipotesi: “sarebbe un’esperienza meravigliosa di crescita umana e professionale. L’importante sarebbe poter lavorare dall’inizio“. Un esempio da portare ai giovani delle Primavera: “Matri. Nelle giovanili del Milan giocava poco. Bravo a non arrendersi, e il padre non si è mai lamentato. Un esempio per molti genitori che soffocano di pressioni i ragazzi. In ascesa vedo Quaison ha gamba, intelligenza e colpi per diventare un campione“.

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