Una carriera da leggenda, Totti si racconta: “impossibile dimenticare il 4-0 alla Juve! E che rabbia con Vanigli”

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Per lanciare il nuovo sito ufficiale, la Roma ha intervistato il proprio capitano Francesco Totti. Tanti temi trattati e risposte mai banali

Simbolo, leggenda, icona. Tre aggettivi, un solo calciatore: Francesco Totti. Descrivere cosa provi un tifoso nell’udire questo nome e questo cognome forse sarebbe impossibile, e se provassimo a fare il discorso inverso, cosa sia la Roma per Totti, il finale sarebbe comunque lo stesso.

Alfredo Falcone - LaPresse
Alfredo Falcone – LaPresse

Dal 1992 una sola maglia, quella giallorossa, alternata all’azzurro Italia che gli ha regalato, nel 2006, la gioia sportiva più grande della sua vita. Il capitano giallorosso si racconta al nuovo sito ufficiale della Roma, in cui analizza vari temi, a partire dalla sua posizione in campo. “Non avrei mai immaginato di giocare centravanti. Ero libero di svariare su tutto il fronte offensivo, era la posizione più bella della mia carriera”. Tanti gol, sempre con il dito in bocca: “è diventato il mio marchio e non lo cambio. L’ho usato la prima volta in una partita in casa contro il Chievo. L’ho fatto per Ilary, mia moglie, poi è diventato il simbolo della nostra famiglia, di lei e dei nostri figli, Cristian e Chanel. Il cucchiaio? Per me è come se calciassi di piatto, è una cosa istintiva che faccio anche in partita“.

Alfredo Falcone - LaPresse
Alfredo Falcone – LaPresse

Una carriera piena di gioie ma anche di qualche dolore, come per esempio l’infortunio subito contro l’Empoli dopo il fallo di Vanigli: “quando mi chiamò per scusarsi mi arrabbiai. Un infortunio può capitare, ma io mi feci male dopo sette minuti e fino a quel momento mi aveva sempre irritato, senza darmi tregua. In sei minuti aveva fatto molti più falli di altri difensori che ho affrontato nella mia carriera come Montero, Tudor, Materazzi o Cannavaro. Loro erano più rilassati durante la partita, intervenivano al momento giusto”. Tante partite giocate, ma solo due sono quelle che restano nel cuore di Totti: “il 4-0 contro la Juve nella stagione 2003/04. Ma anche Roma-Empoli in campo neutro a Palermo nello stesso anno. Ho segnato due gol giocando davvero bene”. Infine uno sguardo ai suoi idoli: “da bambino guardavo solo Giuseppe Giannini. Siamo diversi come giocatori ma mi piaceva come giocava, come si muoveva: era un capitano e una leggenda della Roma”.

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