Roma-Atalanta, bimba perquisita. Il padre: “non è andata così”. Ma una riflessione è d’obbligo…

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L’immagine di una bambina perquisita prima di Roma-Atalanta ha fatto il giro del web, ma nonostante la smentita del padre una riflessione è d’obbligo

“La bambina ha solo voluto imitare i grandi, per questo si è fatta perquisire”. Il sospiro di sollievo arriva direttamente dal web, dove quell’immagine era già diventata virale: manifesto di una caccia ai fantasmi che aveva superato di gran lunga il livello del buonsenso. Riavvolgiamo il nastro. Minuti antecedenti Roma-Atalanta, controlli di routine prima dell’ingresso all’Olimpico che, come testimoniato da un’immagine scattata probabilmente da uno smartphone, coinvolgono anche una bambina. Braccia alte e berretto in testa a proteggersi dal freddo, lo sguardo innocente di chi non ha davvero idea di quello che gli sta accadendo ma si sottopone al rito quasi divertita.

Indignazione allo stato puro, poi le parole del padre (arrivate tramite un commento su Facebook) a placare gli animi. “La bambina ha solo voluto imitare i grandi, per questo si è fatta perquisire”. Polverone che si spegne. O, forse, in questo caso che meriterebbe eccome di essere sollevato. Perché innocentemente una bambina ha il diritto di imitare ciò che vede intorno a sé, quello che accade ai ‘grandi’. Il problema è che è il mondo degli adulti ad essere sbagliato. Perché, per fortuna, quella bimba non ha ancora l’età per capire che per andare a trascorrere una domenica alla stadio non si dovrebbe essere perquisiti e che spranghe, esplosivi e petardi non rappresentano il mondo perfetto. Che uno stadio di calcio dovrebbe essere solo un luogo di festa dove trascorrere un pomeriggio d’allegria incitando la propria squadra, ammirando i propri idoli. Esempi sempre più lontani, che i ‘grandi’ non si preoccupano di trasmettere. E quelle braccia alzate non sono altro che l’emblema della nostra sconfitta, nessuno escluso. Tranne lei, quella bimba, che almeno per un pomeriggio ha avuto il grande privilegio di essere troppo piccola per poter capire. Beata lei, beata innocenza.

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