Pedrosa, Aragon e Valentino: un duello all’ultimo respiro per la rinascita di Dani!

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Ad Aragon uno dei più bei duelli visti in pista è stato sicuramente quello tra Valentino e Dani Pedrosa, quasi un corpo a corpo che ha portato per una volta il pilota della Honda ad imporre i suoi tempi e la sua forza sul Dottore

Di solito non sorride mai. O quasi mai. È sempre lì. Ma è come se non ci fosse. Sta in un angolo dei box, la faccia buia, lo sguardo perso nel vuoto o rivolto verso il basso. Dani Pedrosa è così. E invece noi lo vorremmo più sorridente. Forse lo ha rovinato quel Puig sempre addosso, sempre serio, sempre rancoroso. Ma ieri Dani ha dimostrato che può essere diverso. In tutto. Per tutto. Il Pedrosa di ieri ha tenuto testa a un fortissimo e arrembante Valentino. E dopo il traguardo ha regalato felici sorrisi a tutti. Ieri Dani non si è fatto da parte, e per una volta ha detto: “un attimo, qui ci sto io. Questo è il posto mio”. E Valentino non ci voleva credere. Non voleva credere che fosse proprio Pedrosa a guidare quella moto che gli stava davanti. Ostico. Tosto. Cattivo. Un corpo a corpo che lascia lividi mentali. Sorpassi. Controsorpassi. Cordoli. Il Pedrosa di ieri non ha mollato di un solo centimetro. E ha vinto la sua gara. Una gara importantissima. Fondamentale per la sua carriera futura. Perché da ieri Dani Pedrosa ha capito di essere uomo. Libero. E lo ha capito da solo. Benvenuto Dani! E complimenti.

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