Stefano Bettarello un mito che torna alla ribalta

SportFair

Dalla prossima stagione Stefano Bettarello tornerà di nuovo DS di Rovigo

Un solo nome italiano è inciso sulla targa della Walk of Fame nella città di Rugby dove nel 1823 è nato il nostro sport, è quello di Stefano Bettarello. Lui è l’italiano dei record, il primo ad essere chiamato nel prestigioso club dei Barbarians, è l’uomo che ha realizzato più punti in assoluto nel campionato italiano (oltre 3200) e in Nazionale, fino al 2008 quando un altro rodigino chiamato Andrea Scannavacca lo superò. Insieme a Diego Dominguez, un altro fuoriclasse naturalizzato Azzurro, detiene il record di punti segnati in un match, ben 29 frutto di una meta trasformata, cinque calci di punizione e due drop.
Il momento più bello della carriera del “Betta” arriva nel 1987 quando una lettera nella cassetta della posta lo invitava a Cardiff per vestire la maglia a strisce bianche e nere dei Barbarians, il club ad inviti più prestigioso di sempre. Il match fu giocato all’Arms Park contro appunto il Cardiff RFC e il rodigino realizzò ben 12 punti con una prestazione sopra le righe. Il nome di Stefano Bettarello fece presto il giro del mondo ovale e i Baa-Baas lo convocarono altre 4 volte e lui ricambiò con 43 punti messi a segno.
Dopo tante soddisfazioni arriva l’amaro dall’allora CT della Nazionale Azzurra Marco Bollesan che visto la “fragilità” del suo fisico (poco più di 70Kg per 1,73 cm) decise di escluderlo dal gruppo ufficiale della Coppa del Mondo del 1987 in Nuova Zelanda. La consolazione arriva l’anno dopo con il suo secondo scudetto questa volta vestendo la maglia di Treviso (il primo lo vinse con Rovigo nel 1979). La brillante carriera di Stefano terminò a Casale all’ora in Serie A nel 1994 quando incontrò come rivale il futuro campione del mondo sudafricano Joel Stransky e capì che i ritmi di gioco erano oramai diventati insostenibili dal suo fisico.
Le notizie di questi giorni vedono Stefano Bettarello nominato nuovo Direttore Sportivo di Rovigo, un ritorno alle origini e alla vita attiva del Club rodigino. A quest’uomo a cui tutto il rugby italiano deve dire GRAZIE, auguriamo di ottenere grandi e nuove soddisfazioni.

Mirko Clemente – Rugbymeet

Condividi