Casa Milan al Portello, ma poi? Il nuovo stadio rossonero tra critiche e polemiche

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Il nuovo stadio del Milan a Portello, un impianto sportivo di enorme portata in città, come andrà a finire?

Che bello! Il Milan avrà il suo stadio. Al Portello! Sembra già cosa fatta. Gli articoli e i disegni sono già stati scritti e vergati. Lo stadio del futuro! CasaMilan lì accanto e gli eroi in rossonero a giocare nel tempio accanto. Tutto molto romantico. Ma a chi frequenta da tempo San Siro e conosce la zona della vecchia Fiera potrebbe sorgere un dubbio più che legittimo: lo stadio ok, ma la gente? Sì, il pubblico? Gli spettatori, gli abbonati, gli ospiti. Con tutti gli annessi e connessi: parcheggi, venditori di magliette, paninari, abusivi, sciarpisti dell’ultima ora, sbandieratori freschi di vittoria, bagarini (sì, ci sono ancora!), mezzi pubblici, taxi, auto di rappresentanza, i bus delle squadre, la sicurezza, e chi più ne ha più ne metta. Chi ha vissuto San Siro sa bene cosa significa “la marea umana” che sale le scale, la distesa di bottiglie vuote abbandonate sui marciapiedi, le “fontane umane” che irrigano ogni angolo di città possibile, le macchine in coda per ora, i mezzi bloccati in superficie e anche sotto superficie, i taxi che non arrivano e non ripartono, le code in scooter. Chi ha vissuto San Siro lo sa. E chi conosce la Fiera vecchia sa che “è città”, non periferia. E in quanto città non offre certo gli spazi di fuga di uno stadio come san Siro. Ci sono domeniche in cui basta il traffico che smuove il vicino centro commerciale a paralizzare la zona. Quindi la domanda è: lo stadio lo facciamo…certo. E poi alla gente chi ci pensa?

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