Tesla Model S 100D: la Regina delle auto elettriche guida (quasi) da sola e vanta prestazioni da supercar [TEST DRIVE]

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La Tesla Model S offre prestazioni superlative e permette di viaggiare in maniera sicura e confortevole anche se bisogna tenere d’occhio autonomia e posizione dei punti di ricarica

Quando fece il suo debutto nel 2012, la Tesla Model S cambiò per sempre il modo di concepire le automobili elettriche, fino a quel giorno considerate noiose, lente e soprattutto caratterizzate da una scarsa autonomia d’esercizio. L’arrivo sul mercato della Model S riuscì a ribaltare completamente questi stereotipi sulle auto a trazione elettrica, perché questo modello risulta capace di offrire il piacere di guida e le prestazioni di una potentissima e velocissima supercar e nello stesso tempo assicura un’autonomia record, ideale anche per i viaggi di medio raggio.

Queste caratteristiche così peculiari ci hanno fatto venir voglia di metterci al volante di questa straordinaria automobile ecosostenibile per scoprire ed ammirare più da vicino le sofisticate caratteristiche dell’opera prima della Casa californiana fondata dall’eclettico e geniale Elon Musk. In questo caso specifico, abbiamo avuto la possibilità di testare la Model S 100D, ovvero la variante che si posiziona un gradino sotto la top di gamma denominata P100D, per quanto riguarda prezzo e prestazioni, ma non per autonomia.

Frutto di un restyling introdotto nel 2016, la Tesla Model S si presenta come una berlina quattro porte dotata di 5 posti, caratterizzata da forme filanti e da dimensioni decisamente abbondanti: la vettura sfiora infatti i 5 metri di lunghezza e ben 2 di larghezza. Il design di questa berlina a zero emissioni non è dei più originali, ma risulta comunque accattivante e nello stesso tempo ogni dettaglio stilistico dell’auto è stato sviluppato per ottimizzare al massimo l’efficienza aerodinamica. Osservando la zona anteriore della Model S si nota immediatamente l’assenza di prese d’aria, perché inutili su un’auto spinta da un propulsore elettrico. Con il restyling scompare inoltre la precedente mascherina per far posto ad un muso molto più accattivante dal punto di vista stilistico. Di sicuro effetto le maniglie delle portiere a scomparsa e il lunotto particolarmente inclinato che strizza l’occhio alle coupé. La vista posteriore sfoggia invece due proiettori che si sviluppano in senso orizzontale e risultano uniti da un listello cromato.

Una volta entrati all’interno dell’abitacolo della Model S, non si può fare a meno che rimanere a bocca aperta. Come per ogni auto “Made in USA” che si rispetti, gli interni della berlina Tesla offrono tantissimo spazio e un elevato confort, ovunque ci si accomodi, anche sulle sedute posteriori. A stupire è soprattutto l’enorme display “touch” da 17 pollici installato in posizione verticale al centro della console che risulta il vero e proprio centro di comando della Model S. Lo schermo permette infatti di gestire il sistema di infotainment e le sue numerosissime funzioni, dalla navigazione satellitare, alla connettività per smartphone, passando per il sistema audio ad alta fedeltà con ben 11 altoparlanti e per il calendario sincronizzabile. L’impianto multimediale permette anche di navigare in Internet, grazie alla presenza di una scheda LTE per la connessione veloce fornita di serie, senza dimenticare la gestiobe delle raffinate sospensioni della vettura. Queste ultime sfruttano una sofisticata regolazione pneumatica settabile in ben 4 differenti livelli di altezza, inoltre grazie all’uso del GPS, la vettura ricorda e regola in maniera automatica l’assetto dell’auto in determinate situazione, come ad esempio quando si sale o si scende da una rampa o si accede ad un garage. La Model S vanta ben due bagagliai, uno nella zona posteriore e uno in quella anteriore dell’auto, offrendo in questo modo una capacità totale di ben 800 litri.

L’ammiraglia Tesla offre anche un abitacolo privo di inquinamento e patogeni esterni  per merito dell’uso di un sistema unico di filtraggio dell’aria di qualità HEPA, che rimuove almeno il 99,97% del particolato esausto eliminando polline, batteri, virus e aria contaminata. Il sistema HEPA che assicura una “difesa contro armi biologiche” protegge gli occupanti della vettura garantendo nell’abitacolo un’ambiente paragonabile per qualità a quello di una clinica.

Come accennato in precedenza, ci troviamo a bordo di una Tesla Model S 100D, dove la sigla 100D sta ad indicare la presenza di un pacco batterie agli ioni di litio da 100 kWh e la presenza di due motori elettrici, installati rispettivamente uno sull’asse anteriore e uno su quello posteriore. Grazie a questo schema meccanico, la vettura può vantare Così una trazione integrale, nonostante faccia a meno dell’albero di trasmissione, elemento che di solito incide molto sul peso e sull’abitabilità. La potenza totale espressa dai due motori elettrici è di circa 540 CV, più che sufficienti per bruciare lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi, mentre la velocità di punta dichiarata è di 250 km/h, autolimitati elettronicamente. Quando invece si vuole provare l’ebbrezza dell’abbondante potenza e della coppia istantanea che mette a disposizione questa vettura, basta schicciare il piede sull’acceleratore e in un istante si rimane letteralmente incollati al sedile, provando una sensazione per stomaci forti.

Un discorso a parte merita l’autonomia offerta dalla batteria da 100kWh: il Costruttore californiano dichiara una percorrenza massima con un “pieno di energia” pari a 632 km – un vero e proprio record – ma a conti fatti risulta praticamente impossibile superare i 500 km che vengono riportati dal computer di bordo. Ovviamente, la carica residua risente molto del tipo di guida adottato, se infatti si schiaccia troppo il piede sull’acceleratore l’autonomia residua scende velocemente, anche durante la guida autostradale i consumi di energia si fanno sentire specie se si superano i 120 km/h. Per ricaricare la vettura si possono sfruttare le colonnine di ricarica o una tradizionale rete domestica, in questo ultimo caso è possibile fare il “pieno” in una notte quando la macchina riposa in garage. Discorso diverso se si utilizzano i punti di ricarica veloce Tesla Supercharger  che permettono di ricaricare fino a 250 km in 20 minuti e l’80% della capacità delle batterie in 40 minuti. In Italia esistono 30 stazioni Supercharger che possono essere facilmente visualizzate sulla mappa dell’impianto di infotainment della vettura. Purtroppo, questa rete di ricarica superveloce risulta ancora sottodimensionata, inoltre al sud la sua presenza non è ancora contemplata.

Una volta in marcia si apprezza subito la rilassatezza che trasmette quest’auto elettrica: a velocità autostradali si viaggia nel massimo silenzio, avvertendo solo alcuni fruscii aerodinamici e il rotolamento delle grandi, ma nonenormi ruote con cerchi da 19 pollici. Nonostante sia miope e guidare durante le ore notturne mi provochi un leggero fastidio, con la Model S sono riuscito a percorrere tantissimi km con poca luce, nella massima sicurezza e nel più totale confort. Il merito di questo risultato è da attribuire soprattutto ai sofisticati proiettori dell’auto dotati di 14 luci di svolta dinamica totalmente in LED che adattano la loro posizione durante la guida. Grazie a questo sistema intelligente la visibilità notturna risulta decisamente più piacevole e sicura, in particolare quando si percorrono tracciati tortuosi e ricchi di curve, come ad esempio le strade di montagna.

Una particolarità molto discussa e apprezzata della Model S è certamente il sistema denominato Autopilot capace di offrire al guidatore un livello di guida semi-autonoma, inoltre bisogna sottolineare che l’hardware della vettura sarebbe già predisposto per la guida totalmente autonoma, ma il Costruttore californiano la offrirà nel prossimo futuro tramite una serie di aggiornamenti software. L’Autopilot sfrutta 12 sensori ad ultrasuoni a lungo raggio, radar, una videocamera anteriore e un GPS ad alta precisione: questi sistemi raccolgono in tempo reale una serie vastissima di dati che vengono processati da una centralina di controllo per offrire un’assistenza alla guida a dir poco stupefacente.

Tutta questa enorme mole dati viene analizzata e gestita da un nuovo computer di bordo che risulta 40 volte più potente di quello della generazione che sostituisce ed esegue le funzioni del nuovo software sviluppato dalla Casa americana che si basa su rete neurali per l’elaborazione dei segnali visivi, sonar e radar. Questo sofisticato sistema offre una visione del mondo che un guidatore non può avere, considerando che il computer vede in ogni direzione contemporaneamente e su lunghezze d’onda al di là di quelle dei sensi umani.

Nello specifico, questo sistema permette alla vettura di seguire ad una determinata distanza e velocità la vettura che precede, oltre a farla arrestare e ripartire in caso di bisogno. Inoltre l’auto può sterzare automaticamente all’interno della propria corsia, evitare possibili collisioni e cambiare la corsia se il guidatore attiva gli indicatori di direzione. Come se non bastasse, la Model S può uscire da i garage in autonomia ed eseguire da sola le manovre di parcheggio.

Come accennato in precedenza, L’Autopilot riceverà nel corso del tempo una serie di aggiornamento software scaricati via Internet direttamente dalla sede centrale di Tesla. In questo modo il sistema del Pilota automatico diventerà sempre più avanzato e sofisticato perché verranno aggiunte nuove ed incredibili funzionalità dedicate alla guida autonoma, man mano che riceveranno l’approvazione dalle autorità competenti. Ricordiamo che durante l’utilizzo dell’Autopilot, il conducente ha comunque la piena responsabilità della vettura e avrà l’obbligo di rimanere vigile e attivo per poter intervenire in qualsiasi momento, in caso di bisogno o necessità.

Anche la guida in autostrada risulta molto più piacevole e rilassante perché l’auto sceglie in autonomia in quale corsia occorre rimanere e quando, inoltre permette di raggiungere l’uscita impostata, mentre se le vetture che precedono viaggiano ad una velocità più moderata, il pilota automatico cercherà di passare ad una corsia dove il traffico risulta più veloce. Una volta raggiunta l’uscita desiderata, la Model S esce dall’autostrada, rallenta e restituisce il controllo dell’auto al guidatore. Questa ultima funzione risulta disponibile per il momento solo per il mercato americano, ma presto verrà introdotta anche in Europa tramite un aggiornamento via internet.

La sicurezza passiva offerta dalla Model S risulta elevatissima grazie ad alcune soluzioni appositamente sviluppate per garantire la massima incolumità dei passeggeri. La grande sicurezza della vettura viene garantita in particolare dal powertrain elettrico, installato nel controtelaio proprio sotto l’abitacolo in alluminio. Questa particolare posizione abbassa il centro di gravità del veicolo che ne favorisce la manovrabilità e diminuisce inoltre il rischio di ribaltamento, inoltre permette di sostituire il pesante blocco motore con barre in acciaio in grado di assorbire l’energia durante gli impatti.

Nelle collisioni laterali, i montanti in alluminio rinforzate da barre d’acciaio riducono al minimo la forza dell’impatto proteggendo i passeggeri, migliorando la resistenza del tetto alle sollecitazioni e tutelando anche il gruppo batteria. L’auto offre nella sua dotazione di serie la presenza di ben sei airbag che in caso di collisione si azionano immediatamente proteggendo i passeggeri seduti sui posto davanti e in quelli dietro, mentre nello stesso tempo la batteria si scollega automaticamente dalla fonte di energia primaria.

Numerose funzioni della Tesla Model S possono essere controllate in remoto tramite un’apposita app scaricabile gratuitamente e compatibile con i sistemi operativi iOS di Apple e Android. Una volta registratisi all’app di Tesla è possibile controllare e gestire a distanza la propria vettura. Tra le varie funzioni messe a disposizione dell’app troviamo per prima cosa l’apertura e la guida della Model S senza bisogno delle chiavi. A queste funzioni si aggiunge la possibilità di verificare l’autonomia dell’auto, tenendo in ogni momento sotto controllo il livello di carica, inoltre si riceve una notifica quando la batteria raggiunge il pieno livello di carica. E’ possibile inoltre gestire le funzioni del climatizzatore, attivando e settando a distanza la temperatura calda o fredda dell’impianto. Tramite l’app si può attivare l’apertura del tettuccio panoramico in cristallo e localizzare il veicolo quando non ci si ricorda il luogo dove è stata parcheggiata la vettura. Infine è possibile limitare l’accesso all’auto quando si consegna a un posteggiatore, nascondendo tutti i dati personali dal touchscreen, limitando la velocità massima e le prestazioni del veicolo e chiudendo bagagliaio e vano portaoggetti per tenere al sicuro eventuali oggetti di valore.

La Tesla Model S 100D con batteria da 100 kWh viene proposta ad un prezzo di listino di 117.780 euro, a cui però bisognerebbe aggiungere 5.700 euro dell’Autopilot che diventano 7.800 per l’attivazione dopo la consegna. La vettura può essere acquistata anche con una formula di leasing personalizzabile a secondo delle esigenze del cliente. Per fare un esempio pratico, per la Model S 100D si può versare un anticipo di 10.000 euro e pagare un canone mensile pari a 1.416 euro al mese per un periodo di 48 mesi, comprensivi di una percorrenza di 10.000 chilometri. Una volta terminato il leasing si potrà decidere se restituire la vettura o riscattarla versando una maxi rata finale di 56.956 euro.

Staccando un assegno simile a quello necessario per portarsi a casa una Tesla Model S 100D è possibile entrare in possesso di una lunga serie di ammiraglie, come ad esempio un’Audi A8 55 TDI, una Porsche Panamera 4 E-Hybrid, una BMW Serie 7 50d, oppure Mercedes Classe S 450 4Matic. Queste ammiraglie “made in Germany” oggettivamente offrono finiture più curate e materiali di migliore qualità, ma non riescono a raggiungere il livello tecnologico offerto dalla Model S per quanto riguarda il sistema Autopilot, inoltre inquinano di più e hanno costi di gestione più alti, senza dimenticare le prestazioni velocistiche che non risultano nemmeno paragonabili a quelle offerte dall’incredibile e rapidissima Model S.

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