SportFair Panel 28/06/2017 – Aru, Scarponi e la maglia Tricolore: un trio dall’Italia al Tour de France [GALLERY]

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Fabio Aru è il nuovo campione italiano. Il ciclista dell’Astana è stato il più forte di tutti grazie ad un amico speciale: Michele Scarponi

LaPresse/Fabio Ferrari

La vittoria di Fabio Aru ha regalato grandi emozioni a tutti i tifosi delle due ruote. Un trionfo che cancella i mesi bui causati dall’infortunio al ginocchio, che lo ha costretto a saltare il Giro d’Italia, e soprattutto dalla morte di Michele Scarponi. Fabio è un ciclista di impeto che non molla mai e al Giro del Delfinato (prima gara dopo il rientro dall’infortunio) sul Mont du Chat ha dimostrato di esser tornato il ciclista del 2015.

In questi anni Fabio Aru si è fatto valere in tutte le strade del mondo grazie alla sua tenacia e alle sue abilità. Al Giro d’Italia del 2015 è giunto in seconda posizione e questo podio gli è servito da trampolino di lancio per la vittoria alla Vuelta di Spagna. Il sardo ha realizzato un giro perfetto basato tutto sulle sue prestazioni di scalatore puro. I Pirenei sono stati teatro di un duello tra Aru e Joaquim Rodriguez (ora consulente della Bahrain Merida) che ha fatto emozionare tutti i fans del ciclismo moderno.

LaPresse/ Nicolò Campo

Aru non è il classico giovane che schiva i fans o che sale alla ribalta per qualcosa di eccentrico. Fabio è una persona che adora i suoi fans, che si ferma per un selfie o per un autografo e che utilizza i social per aggiornare le sue imprese. Gli dei del ciclismo, quando hanno visto quell’attacco a 15 chilometri dalla conclusione dei campionati italiani, si sono seduti a guardarlo con grande affetto e lo hanno sostenuto con forza. Domenica 26 in Piemonte Aru ha corso con lo spirito di tutti i suoi fans, della Regione Sardegna e con Michele Scarponi. Michele era lì con il ‘Cavaliere dei Quattro Mori’ a cavalcare letteralmente quei chilometri, a spingerlo verso la vittoria finale. A fine corsa Aru ha dedicato il trionfo proprio alla memoria dell’amico, ammettendo di aver corso con la maglia di Scarponi che donerà alla famiglia dello sfortunato ciclista.

LaPresse/EFE

L’Astana e tutti i suoi corridori, addetti stampa, massaggiatori e meccanici ricordano sempre Michele Scarponi, ma il sardo ha realizzato qualcosa che nessuno di loro poteva immaginare: regalare una vittoria di prestigio allAquila di Filottrano’. La maglia Tricolore è qualcosa di magico che tutti i ciclisti vogliono vincere ed è Fabio Aru a  indossare questa maestosa e preziosa stoffa che porta con sè tutto lo spirito dell’Italia a due ruote. Il trionfo di Fabio ha finalmente rifatto innamorare il ciclismo italiano, ad un anno di distanza dalla medaglia vinta da Elia Viviani alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Una vittoria che proietterà il ciclista dell’Astana al Tour de France con maggiore vigore.

Già, il Tour de France… quella corsa che l’anno scorso ha fatto colare a picco le certezze del ‘Cavaliere dei Quattro Mori’. Nell’edizione che sta per iniziare tutto però sarà diverso : Aru è più agile, più leggiadro nelle salite ed ha la maglia Tricolore, ma soprattutto ha con sè la tenacia di Michele Scarponi. In questa Grande Boucle il sardo potrà contare su queste due grandi forze che saranno utili negli ultimi giorni della corsa quando Froome e Quintana cercheranno di vincere la maglia gialla.

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