Karen Moorhouse, CEO dell’Itia (l’agenzia antidoping internazionale)
ha confermato come Sinner rischi da uno a due anni di stop nel caso in cui il ricorso dell’Agenzia Internazionale Antidoping venga accettato.
“Se risulti positivo a una sostanza vietata il punto di partenza per una possibile sanzione è di quattro anni. Se puoi dimostrare che non è stato intenzionale, la pena si riduce a due anni. Infine, se puoi dimostrare che non c’è stata colpa, non c’è sanzione.
Nel caso di Iga Swiatek parliamo di un prodotto contaminato, mentre per Sinner c’è la complicazione che il suo sia un prodotto non contaminato, in quanto il fisioterapista ha usato sul suo dito il prodotto in questione che conteneva il principio attivo dopante. Per questo, l’intervallo della squalifica va da uno a due anni“.