Le confessioni di Ullrich: “doping molto diffuso nel ciclismo, mi hanno detto che…”

Jan Ullrich parla del doping nel ciclismo: i racconti dei suoi inizi e come si è avvicinato alle sostanze dopanti

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Jan Ullrich ha avuto una carriera e una vita particolarmente caotiche. Dopo le imprese in sella alla sua bici, che gli hanno permesso di vincere il Tour de France nel 1997, il ciclista tedesco, dopo il ritiro ha dovuto fare i conti con problemi giudiziari e ha confessato di aver fatto uso di sostanze dopanti.

Alcool e droghe hanno fatto parte della vita del campione tedesco anche dopo il ritiro, ma è del doping durante la sua carriera da ciclista professionista che Ullrich ha parlato in un’intervista alla rivista tedesca Stern.

Le rivelazioni di Ullrich sul doping

Ho scoperto molto presto che il doping era diffuso. Mi hanno detto che ero bravo, molto talentuoso, che mi allenavo con grande dedizione e che avevo tutte le competenze necessarie. Ma mi hanno detto che se volevo restare lì, dovevo doparmi anche io“, ha affermato l’ex ciclista.

Ullrich si unì all’allora iconica Telekom nel 1995 e divenne il primo corridore del suo paese a vincere il Tour de France due anni dopo. “La percezione generale all’epoca era che, senza alcun aiuto, sarebbe stato come partecipare ad uno scontro a fuoco armati solo di un coltello“, ha aggiunto.

L’atteggiamento generale era: se non lo fai, come sopravviverai in una gara? Poi entri nel gruppoe sai che probabilmente sei uno di quelli che non hanno nulla, ed è per questo che non hai alcuna possibilità”, ha continuato Ullrich la cui storia sarà disponibile su Amazon Prime dalla prossima settimana.

Dal punto di vista di oggi, avrei dovuto parlare. Sarebbe stato molto difficile per un breve momento, ma poi la vita sarebbe stata più facile. Non volevo dire mezze verità, tanto meno tutta la verità. Il loro sostentamento, le loro famiglie, i loro amici dipendevano da questo. Gli avvocati mi hanno detto: ‘O esci e demolisci tutto, oppure non dici niente’”, ha concluso.

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