“Kai Jones non parteciperà al training camp per motivi personali. Per ora non ci sono tempistiche certe per il suo ritorno agli allenamenti in squadra. In segno di rispetto per il fatto che si tratta di una questione di carattere personale, non ci saranno ulteriori commenti pubblici sull’argomento“. Con questo messaggio i Charlotte Hornets hanno comunicato l’allontanamento di Kai Jones dalla franchigia.
Una scelta scontata, potremmo dire quasi obbligata visto lo strano comportamento mantenuto dal cestista nelle ultime settimane, in particolare online.
Stranezze social
Jones era apparso inizialmente in una diretta Instagram dello scorso settembre, nella quale è apparso fradicio di sudore e senza articolare bene le sue parole, collezionando 16 milioni di views. Successivamente sono arrivati degli strani messaggi su Twitter nei quali ha detto di poter diventare migliore di Shaquille O’Neal, di poter battere LeBron James in 1vs1 “al 100%”: segnali di grande fiducia nei propri mezzi? Forse, in un altro tweet si è definito letteralmente Dio…
La questione si è fatta preoccupante quando ha iniziato a parlar male di LaMelo Ball, uomo franchigia di Charlotte, e di Brandon Miller, 2ª scelta dell’ultimo Draft e nuova stella della squadra, definiti entrambi giocatori peggiori di lui. Commenti negativi anche su Mark Williams e Nick Richards, parole che hanno deteriorato i rapporti con il resto del roster. Un roster nel quale forse non c’è più posto per lui.