Come spesso accaduto fin dallo scoppio del conflitto, la guerra in atto tra Ucraina e Russia è spesso sconfinata in altri ambiti della vita quotidiana finendo per influenzare anche il mondo dello sport. Gli atleti russi sono stati bannati dalle competizioni o hanno potuto partecipare senza bandiera e inno nazionale. Spesso gli ucraini si sono rifiutati di affrontarli o di stringergli la mano a fine incontro.
L’ultimo episodio controverso arriva dai Mondiali di Scherma 2023 in corso di svolgimento a Milano. Olga Kharlan, campionessa della sciabola in carica, ha deciso di scendere in pedana contro la russa Anna Smirnova nonostante nella prima giornata di gare le ucraine non siano scesi in pedana per protesta contro la decisione della Federazione Internazionale di ammettere le atlete russe e bielorusse.
Kharlan ha però chiesto al presidente della Federazione Internazionale di applicare il saluto secondo il protocollo Covid: niente stretta di mano, solo un incrocio di sciabole. Condizione strettamente necessaria per gareggiare, altrimenti avrebbe dato forfait. Permesso accordato.
Kharlan si è imposta 15-7 e al momento del saluto ha puntato la sua sciabola verso la mano della rivale rimasta attonita per qualche secondo. Kharlan le ha dunque voltato le spalle andandosene. Smirnova ha chiesto la squalifica della rivale, in quanto la stretta di mano nella scherma, come simbolo di sportività, è richiesta dal regolamento e può portare all’esclusione.
La russa è rimasta per un’ora seduta su una sedia in pedana, bloccando le gare successive, chiedendo la squalifica. Il risultato? Doppia squalifica per le due atlete.
La schermitrice di sciabola UCRAINA Olga Kharlan si è rifiutata di stringere la mano alla sua rivale russa Smirnova (Kharlan ha sconfitto Smirnova ai Campionati del mondo con un punteggio di 15:7). pic.twitter.com/H78EdE3nyT
— Claudio O’Neil Torbinio (@My_Salute) July 27, 2023