MotoGp, Poncharal silenzia Bagnaia: “ha detto una cazzata”

Poncharal critica le parole di Bagnaia sui decimi di svantaggio che dovrebbero avere le moto satellite rispetto ai team ufficiali

SportFair

Le moto in griglia possono vincere tutte, non ci sono più quei 6-7 decimi tra la moto ufficiale e quella clienti. Un gap che serviva, perché i fantastici quattro sono nati perché erano i più forti, ma avevano anche le moto ufficiali. Adesso il livello è estremo e tutti hanno la possibilità di vincere“. Queste parole, pronunciate da Pecco Bagnaia hanno fatto storcere il naso a Hervè Poncharal presidente dell’IRTA, che ha risposto per le rime.

Il patron del team GASGAS Factory Racing Tech3, intervistato ai microfoni di “Paddock GP”, ha dichiarato: “una cazzata enorme. Bagnaia è passato per la Moto2 ed è arrivato in MotoGP con un team indipendente, che si può chiamare privato o satellite. E lui era felice di avere una moto ad alte prestazioni che gli permetteva di farsi notare. Man mano che progrediva nella classe regina, gli è stata poi offerta una moto ufficiale, che è un po’ il sogno di ogni pilota di talento“.

Dopo aver beneficiato di questo sistema, avendo a disposizione moto potenti in strutture indipendenti, dice che sarebbe bene che ci fossero sei o sette decimi al giro di svantaggio per le moto satellite, stabiliti dagli ingegneri dei marchi presenti sulla griglia della MotoGP. – ha aggiunto PoncharalSe così fosse, potrebbero divertirsi solo loro, gli ufficiali, tra ricchi e potenti. Siamo riusciti a convincere le case costruttrici che dovevano dotarci di moto ad alte prestazioni e che promuovere i giovani era nel loro interesse, così come avere una politica degna di questo nome, nonché più feedback e dati da un numero maggiore di piloti. È bello per tutti e per lo sport. Possiamo vincere le gare e puntare al titolo“.

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