Milano, 17 mag. (Adnkronos) – L’archivio storico di Mediobanca ha aperto alla consultazione i documenti fino al 1973 e per l’occasione ha presenta a Milano ‘La fusione Montecatini-Edison (1965-1971)’, un libro di Giorgio La Malfa e Taddeo Molino Lova che contiene verbali e documenti inediti riguardanti il periodo che va dalla nascita della Montedison, attraverso la fusione Montecatini Edison, fino all’assunzione della presidenza della societa da parte di Eugenio Cetis.
Le carte raccolte consentono di ricostruire puntualmente quelle vicende, già oggetto di numerose indagini storiche e giornalistiche, e offrono un nuovo punto di vista sulla storia dell’economia e della finanza italiane di quegli anni: “I documenti, ora consultabili attraverso l’archivio di Mediobanca -spiega Giorgio La Malfa, direttore scientifico dell’archivio storico Vincenzo Maranghi- consentiranno agli storici di ricostruire con precisione una delle vicende più importanti della storia economica italiana del dopoguerra. Esse documentano la debolezza del capitalismo privato di allora, desideroso di porre un limite all’estensione della presenza pubblica nell’economia industriale, ma non disposto o in grado di immettere capitali privati sufficienti a compensare la presenza pubblica. Inoltre attestano alcune mancate capacità manageriali, necessarie per guidare una grande impresa chiamata ad operare in un contesto concorrenziale europeo e mondiale, senza le protezioni delle barriere doganali”. Tuttavia, “anche il capitalismo pubblico non dà una grande prova di sé. Il fatto di poter contare sulle risorse finanziarie dello Stato ebbe l’effetto di incoraggiare l’espansione della propria attività senza tener conto delle capacità di assorbimento dei mercati e dei problemi di equilibrio finanziario”.
Il volume presentato stamane offre uno spaccato della vicenda Montecatini-Edison: “Nel libro si racconta la vita del patto dei sindacati di 5 o 6 anni con un’ampia pluralità di attori, fornendo quindi una interessante prospettiva su alcuni aspetti di quel periodo”, spiega il presidente di Mediobanca, Renato Pagliaro. La fusione che diede vita alla società “nacque con l’obiettivo di razionalizzare le attività chimiche della Montecatini e della Edison, che includevano 70 unità produttive in tutta Italia”.
Pagliaro sottolinea poi che “l’ipotesi di razionalizzare o chiudere qualche stabilimento non fu mai minimamente contemplata da nessuno”, anche se “oltre a svariati banchieri e al presidente dell’Iri, l’operazione coinvolse anche l’avvocato Agnelli e tutto il mondo privato. “Certamente -osserva il presidente di Mediobanca- pensare di rilanciare un’azienda con 70 siti produttivi, concentrandosi unicamente sul mirare gli investimenti solo su alcuni dei siti, senza prevedere altre forme di razionalizzazione, sarà un fatto destinato all’insuccesso totale, come poi abbiamo visto nei fatti”.
“Il volume mi ha colpito per l’ampiezza della documentazione -ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in video collegamento alla presentazione del volume-. Parlare della fusione Montecatini-Edison è parlare della storia italiana e mi ha riportato indietro sui libri quando studiavo. Io credo però, che oggi, grazie a questa documentazione, si possa sapere di più, capire di più e, in qualche modo, interrogarsi su ciò che è avvenuto. E tradurlo, per quanto possibile, nella realtà attuale. Anche se -conclude- siamo di fronte a situazioni molto diverse”.
I documenti dei primi ventisette anni di attività di Mediobanca, dal 1946 al 1973, sono disponibili alla consultazione digitale al link https://archiviostorico.mediobanca.com/patrimonio/home.html. Tutta la documentazione è accessibile online.
Mediobanca: archivio storico presenta libro ‘La fusione Montecatini-Edison’
