L’argomento più caldo nel calcio italiano e in Serie A è sicuramente quello dell’inchiesta Prisma, in riferimento allo scandalo delle plusvalenze fittizie e della manovra stipendi alla Juventus. E’ appena iniziato un mese caldissimo, in grado di fornire indicazioni sui prossimi provvedimenti. Il prossimo passo sarà la sentenza sul ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni contro i 15 punti di penalizzazione per lo scandalo delle plusvalenze fittizie.
Il club bianconero è accusato sulle operazioni di calciomercato con club in Italia e all’estero, sovrastimando il valore dei calciatori per sistemare il bilancio. Nel primo filone è stato punito solo il club bianconero, la situazione è destinata a cambiare dalla seconda inchiesta. Entro fine marzo arriverà la decisione sul ricorso presentato dalla Juventus, la dirigenza dovrà puntare necessariamente all’assoluzione piena, non è infatti prevista la riduzione o l’aumento dei punti di penalizzazione. Le speranze di ribaltare la sentenza sembrano, al momento, molto basse.
Poi sarà il turno della seconda inchiesta, quella sul secondo filone delle plusvalenze e sulla manovra stipendi. Nel primo caso sono emerse nuove operazioni con club ‘amici’. Si tratta di Udinese, Atalanta, Bologna, Sassuolo, Sampdoria e Cagliari. Tutte le squadre rischiano pesanti sanzioni, con conseguente ribaltamento delle classifiche in Serie A e Serie B.
La manovra stipendi e i rischi
In riferimento alla manovra stipendi, l’accusa nei confronti della Juventus è quella di aver fatto firmare ai calciatori scritture private per il pagamento posticipato degli stipendi nei primi mesi della pandemia da Covid. I giocatori avrebbero rinunciato solo ad una mensilità e non a quattro come comunicato dalla Juventus. Tutti i calciatori coinvolti dovrebbero essere squalificati per uno o due mesi.
La sanzione nei confronti dei club dovrà essere afflittiva, ovvero provocare un danno in classifica. Per l’Atalanta potrebbe essere l’annullamento della qualificazione nelle competizioni europee, per tutte le altre il rischio è la retrocessione. La situazione più delicata è ovviamente quella della Juventus.
La profezia sulla prossima stagione di Serie A
La previsione sulla prossima stagione è arrivata direttamente da Paolo Ziliani, attraverso alcuni tweet pubblicati sui profili social. “È divertente come i media siano impegnati a far sì che la Juventus possa disfarsi del -15 per le plusvalenze quando le deposizioni di Marilungo e Zoppo su Agnelli che le supplica di firmare il bilancio pena l’impossibilità di iscriversi al campionato configurano la radiazione”.
“Lo scenario 2023-24: la Juventus il 20 agosto non sarà più in Serie A, lo scudetto 2020 le sarà tolto, l’Uefa l’avrà esclusa dalle Coppe per almeno tre stagioni (da quando tornerà a qualificarsi). Agnelli e Paratici saranno stati radiati”.
“L’Under 23 bianconera che nel 2019-20 si piazzò 12^ era costata in quanto a cartellini di giocatori oltre 39 milioni mentre gli altri 59 club dei gironi A, B e C avevano speso tutti assieme 3,565 milioni. La Juve era costata cioè il 1094% in più di tutta la Lega Pro. Lo scandalo (la truffa) era conclamato e sotto gli occhi di tutti ma nessun giornale o tv lo riprese; e la FJGC si guardò bene dal muovere un dito. Tutti zitti: l’Under 23 faceva parte del “plusvalentificio” Juventus e l’importante era non disturbare il manovratore”.
“Infatti la Juventus chiuse il bilancio al 30.6.2020 con 85,46 milioni di plusvalenze attinte anche dall’Under 23 col record di Muratore (valore di mercato 500 mila euro) ceduto all’Atalanta a 7 milioni con scrittura privata illecita siglata da Agnelli e Percassi. 7 milioni anche per Kwang Song Han venduto all’Al Duhail, 6 milioni incassati per Mavididi ceduto al Montpellier, 4 milioni per Andersson spedito al Sion, 2 milioni per Lanini finito al Parma e così via. Come se i soldi fossero del Monopoli. Brava FJGC, continua così”, scrive Ziliani.
Sugli stipendi: “massima solidarietà a Dybala truffato dalla Juventus e che rivuole i suoi soldi. Ma mi pare chiaro, dicendosi perfettamente a conoscenza dell’illecito accordo, che a differenza di quanto molti ritenevano sarà squalificato e per almeno 2 mesi (firmò entrambe le manovre stipendi)”, scrive il giornalista.